Dopo le “Linee guida per l’applicazione del DPR 222/03” in materia
piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e
determinazione dei costi relativi alla sicurezza, adottate il 1
marzo 2006, completano il quadro di riferimento in materia di
sicurezza per tutte le tipologie di opere pubbliche le seguenti due
nuove Linee guida predisposte, come le precedenti, da “ITACA” e dal
“Coordinamento tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi
di lavoro” approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle
Province autonome, nella seduta del 20 marzo 2008:
- Linee guida per la stima dei costi della sicurezza nei
contratti pubblici di forniture o servizi
- Linee guida per il coordinamento della sicurezza nelle
Grandi Opere
Si tratta di due manuali operativi in tema di sicurezza appalti
alla cui realizzazione hanno contribuito operativamente,
condividendone i contenuti, anche i rappresentanti delle
amministrazioni statali, degli ordini professionali, associazioni
imprenditoriali e sindacali.
Linee guida per la stima dei costi della sicurezza nei contratti
pubblici di forniture o servizi
Le linee guida sono state predisposte dal gruppo di lavoro
interregionale “sicurezza appalti” presso Itaca e trattano del
nuovo e poco conosciuto obbligo in tema di sicurezza nei contratti
pubblici di servizi e forniture determinato dall’art. 8 della legge
3 agosto 2007, n. 123 (testo unico sicurezza sul lavoro).
L’obiettivo della guida è quello di fornire uno schema di
riferimento per tutte le stazioni appaltanti che orienti prima di
tutto i tecnici delle amministrazioni ed i responsabili sicurezza
dei datori di lavoro in modo da dare una risposta corretta ed
omogenea, su tutto il territorio nazionale, agli adempimenti
fissati dalla legge. A riguardo infatti, il settore trattato,
quello dei servizi e forniture, manca di una norma consolidata
relativa al calcolo dei costi contrattuali della sicurezza, che
devono essere specificatamente indicati nei bandi di gara,
risultare congrui rispetto all’entità e caratteristiche
dell’appalto e non soggetto a ribasso d’asta.
In particolare, nel campo degli approvvigionamenti pubblici,
l’amministrazione, nell’esternalizzare l’attività e la
responsabilità nei confronti di terzi operatori economici, avrà il
compito di creare un assetto informativo e di valutazione dei
rischi tale da creare un coordinamento con l’operatore economico,
assumendosi responsabilità dirette nei confronti dei propri
dipendenti e responsabilità solo indirette nei confronti dei
dipendenti del terzo che svolge l’attività richiesta.
La guida costituisce pertanto un primo atto di indirizzo
soprattutto a supporto delle stazioni appaltanti che, a seguito
dell’emanazione della legge 3 agosto 2007, n. 123, sono tenute a
redigere il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da
Interferenze (DUVRI) e a stimare i costi della sicurezza da non
assoggettare a ribasso.
Il Gruppo di Lavoro interregionale “Sicurezza” ha elaborato il
documento, riservandosi di proporre ulteriori indicazioni operative
che si rendessero necessarie, anche in corso di applicazione dello
stesso, con l’intento di rafforzare l’attenzione verso una corretta
applicazione della normativa a tutela della salute e sicurezza
delle lavoratrici e dei lavoratori.
Linee guida per il coordinamento della sicurezza nelle Grandi
Opere
La predisposizione delle linee guida, avviata dopo l’approvazione
avvenuta il 1 marzo 2006 da parte della Conferenza delle Regioni e
delle Province autonome, della precedente guida sull’applicazione
del DPR 222/03, completa il quadro di riferimento in materia di
sicurezza per tutte le tipologie di opere pubbliche. In particolare
il documento ha tratta del coordinamento della sicurezza nelle
grandi opere pubbliche per la realizzazione di infrastrutture
strategiche ed insediamenti produttivi. Opere caratterizzate da
particolare complessità organizzativa considerato che la
realizzazione avviene di norma attraverso più cantieri
organicamente connessi e coordinati da un unico committente.
La guida intende migliorare l’efficacia proprio delle attività di
coordinamento fra le imprese esecutrici e nei rapporti fra gli
attori della prevenzione, analizzando alcune criticità di tali
sistemi sia in fase di progettazione che di esecuzione
dell’opera.
Uno degli aspetti critici che la guida tratta riguarda le figure
del Responsabile dei lavori, del Coordinatore per la Sicurezza in
fase di Progettazione (CSP) e del Coordinatore della Sicurezza in
fase di Esecuzione (CSE). Tali operatori non devono dipendere dalle
imprese ma essere nominati dal Committente a cui rispondere
direttamente per garantire un migliore controllo e svolgere con
maggiore efficacia ed indipendenza il proprio ruolo ed
attività.
La guida individua inoltre alcune specifiche tematiche che
presentano, a diversi livelli criticità, in particolare:
- rapporti tra CSE ed imprese esecutrici;
- ruolo dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
e dei Rappresentanti Territoriale dei Lavoratori per la Sicurezza
(RLST);
- sistemi di monitoraggio;
- controllo degli accessi maestranze in cantiere;
- informazione, formazione ed addestramento;
- gestione dei lavoratori stranieri;
- gestione dell’emergenza.
Il manuale ha l’obiettivo di contribuire a rendere più efficaci le
misure a salvaguardia della sicurezza dei lavoratori su particolari
tipologie contrattuali che non sempre si coordinano con le norme in
materia di sicurezza cantieri (494/96, 626/94). Fa proprie inoltre
esperienze positive attivate da alcune Regioni per la realizzazione
di grandi opere infrastrutturali: Regione Emilia-Romagna e Regione
Toscana, con l’Osservatorio MONITOR, e la Regione Piemonte con
ORME-TAV, attraverso i quali è possibile monitorare efficacemente
l’andamento dei lavori, del fenomeno infortunistico e l’efficacia
delle iniziative di prevenzione attivate.
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