L’Agenzia del Territorio, con il provvedimento
direttoriale 23 aprile 2008, ottemperando alle previsioni della
specifica normativa catastale, pubblica sul proprio sito internet,
ai sensi dell’art. 1, comma 361, della legge 24 dicembre 2007, n.
244, i prospetti integrativi dei dati di tariffa, relativi a nuove
categorie e classi, per alcuni comuni della Regione autonoma Valle
D’Aosta e delle province di: Lecco, Pavia, Cuneo, Udine, Venezia,
Padova, Vicenza, Piacenza, Reggio Emilia, Genova, Imperia, La
Spezia, Savona, Livorno, Siena, Perugia, Roma, Frosinone, Rieti,
Chieti, Teramo, Pescara, Potenza, Foggia, Vibo Valentia, Palermo,
Messina, Catania, Cagliari e Sassari.
Non si tratta di revisione degli estimi e, quindi, delle rendite
catastali degli immobili siti nei comuni interessati, bensì della
mera integrazione dei quadri delle categorie e classi disposta ai
sensi dell’art. 64 del D.P.R. n. 1142/1949. Le connesse operazioni,
propedeutiche all’approvazione delle Commissioni censuarie
provinciali, sono state condotte dagli Uffici provinciali
dell’Agenzia, sentite le Amministrazioni comunali interessate.
L’integrazione si è resa necessaria in quanto, per i comuni
interessati, il quadro delle categorie e classi vigente non è più
rappresentativo di tutte le tipologie edilizie, con i relativi
gradi di redditività esistenti. Infatti, soprattutto per i comuni a
minore densità demografica e, quindi, con ridotta esigenza di una
pluralità di tipologie immobiliari, alla prima formazione dei
quadri tariffari si provvide a costituire il quadro di
qualificazione e classificazione limitatamente alle categorie e
classi allora rinvenibili sul territorio.
In tali contesti, per ovviare alla mancanza di un quadro di
qualificazione e classificazione aggiornato, si è provveduto in
passato attribuendo agli immobili interessati la categoria
catastale e la classe con tariffa più vicina, per merito, tra
quelle pubblicate, ovvero, dopo l’emanazione del D.L. n. 70/1988,
per comparazione con il quadro di tariffa di altra zona censuaria,
del medesimo comune o di altro comune della medesima provincia,
avente analoghe caratteristiche socio-economiche e di tipologia
edilizia.
La mancanza di una specifica categoria o classe, in un comune, non
ha inciso sostanzialmente sulla entità della rendita catastale
attribuita alle unità immobiliari interessate, rimanendo la stessa
molto prossima a quella che sarebbe derivata dall’applicazione di
una tariffa contenuta in un quadro di qualificazione e
classificazione aggiornato.
La pubblicazione dei nuovi prospetti integrativi consentirà una più
appropriata collocazione delle unità immobiliari interessate,
peraltro in numero limitato, nella categoria e classe di
appartenenza.
Fonte: www.agenziaterritorio.it
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