Aumentare i controlli del 20% entro il 2009 e rendere gli
interventi più diffusi e omogenei sul territorio: è questo
l’obiettivo della delibera approvata dalla giunta regionale su
proposta dell’assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi,
che chiama le Asl, in collaborazione con una serie di altre
amministrazioni (la Direzione regionale del lavoro, Inail, Inps e
Vigili del fuoco della Toscana) ad uno sforzo straordinario per
abbattere drasticamente il numero degli infortuni sul lavoro.
L’intero sistema di vigilanza regionale dovrà lavorare con maggiore
efficienza ed efficacia e soprattutto con maggiore coordinamento e
integrazione, con azioni preventive a tutela della salute, della
sicurezza e della regolarità del lavoro in tutte le realtà
produttive, in modo omogeneo e diffuso, anche per evitare fenomeni
di distorsione della concorrenza di mercato.
Il controllo costante, diffuso e coordinato – afferma
l’assessore Enrico Rossi - non solo rappresenta l’unico modo
serio per esercitare una funzione che, se episodica o saltuaria,
non dà alcun contributo alla riduzione degli infortuni, ma
costituisce anche una garanzia per le imprese, che così non
subiscono cadute di competitività. In questo modo l’intero sistema
della sicurezza può compiere un salto di qualità, a beneficio di
tutti i lavoratori, e le stesse imprese possono contare su una
vigilanza corretta, efficace e non vessatoria. Mi sembra un modo
efficace per applicare nella nostra realtà regionale il dettato del
nuovo Testo unico nazionale a cui le Regioni hanno contribuito in
modo determinante
La delibera indica a ciascuna Asl obiettivi specifici, per rendere
più uniforme sul territorio il numero dei controlli in rapporto al
numero delle unità locali presenti (fabbriche, uffici, strutture
produttive e quant’altro) che sono poco meno di 160.000. Oggi
l’indice medio di copertura regionale si aggira intorno al 9% (su
uno standard nazionale richiesto del 5%) ma con situazioni molto
diversificate sul territorio. La “forbice” del rapporto tra unità
locali controllate e unità locali totali si divarica infatti dal
4,44% assicurato dalla Asl 4 di Prato al 15,47% della Asl 12 di
Viareggio. Lo scopo principale del progetto è proprio quello di
“stringerla”, portando le Aziende ad elevare le loro media
specifica e quindi quella regionale.
E’ prevista l’assunzione a tempo indeterminato di 41
ispettori. Le nuove dotazioni sono state stabilite prendendo in
considerazione la valutazione degli organici attuali, il numero
delle “unità locali” e degli occupati presenti nel territorio di
competenza della Asl, l’incidenza infortunistica sui luoghi di
lavoro nelle diverse realtà territoriali.
La Regione finanzierà l’intero progetto con 1 milione di
euro. Metà di questa somma andrà a cofinanziare una tantum
l’avvio del piano di assunzioni dei nuovi ispettori, il cui onere
verrà coperto dalle entrate derivanti dall’applicazione delle
sanzioni che scaturiranno dai controlli. Gli altri 500 mila euro
saranno assicurati in due tranche successive. I primi 250 mila euro
verranno liquidati alle Asl che documenteranno il raggiungimento
entro il 2008 di 15.280 unità locali controllate (di cui 4000
cantieri), il 10% in più rispetto al 2007, anno in cui ne sono
effettuati 13.887. Gli altri 250 mila euro verranno versati alle
Asl al raggiungimento dell’obiettivo 2009, cioè 16.676 unità locali
controllate, di cui 4000 cantieri, pari al 20% in più rispetto
all’attività svolta nel 2007.
Per coordinare l’intera operazione l’assessorato si è fatto
promotore di un accordo con la Direzione regionale del Lavoro,
Inail, Inps e Vigili del Fuoco della Toscana. Il protocollo di
intesa impegna gli enti e le amministrazioni firmatarie “a
sviluppare anche congiuntamente azioni sempre più efficacia di
promozione dell’osservanza delle norme e di repressione delle
violazioni” con l’obiettivo di una sostanziale “diffusione e
omogeneità degli interventi in ambito regionale”. In particolare le
parti “adotteranno ogni utile accorgimento per rendere
reciprocamente compatibili i rispettivi programmi e interventi
ispettivi, per evitare sovrapposizioni e ripetizioni, per garantire
la massima copertura possibile del territorio in relazione alle
risorse disponibili, anche a sostegno della concorrenza leale.
Naturalmente sono fatti salvi gli interventi ispettivi su
specifiche richieste o denunce”. Sono infine previsti incontri
periodici e scambi di informazioni e di dati.
Fonte: Regione Toscana
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