Aprile conferma il graduale recupero, avviato
ormai da alcuni mesi, del mercato pubblico dell'ingegneria e
architettura rispetto al vero e proprio crollo della domanda
intervenuto negli anni scorsi.
Infatti, secondo l'osservatorio OICE-Informatel,
nel mese sono state indette 438 gare d'appalto in questo settore
(di cui 44 sopra soglia) per un importo complessivo di 60,9 milioni
di euro (di cui 44,0 sopra soglia). Ciò significa, su base annua
(cioè in rapporto ai livelli registrati nello stesso mese del
2007), un aumento del 122,0% in valore (+304,4% sopra soglia e
+2,0% sotto soglia) e del 7,6% in numero di bandi. (Occorre però
rilevare in proposito che nel mese di aprile del 2007 la domanda
assunse valori eccezionalmente bassi).
Il confronto tra i primi quattro mesi del 2008 e del 2007 mostra un
incremento del 47,8% in valore (+102,7% sopra
soglia e -19,8% sotto soglia) e una flessione del 22,1% in numero.
(Anche in questo caso va segnalato che la performance del 2007 è la
peggiore a partire dal 2001). Non sono stati, tuttavia, recuperati
i livelli ante-crisi. Se infatti si confronta l'importo delle gare
indette in questo primo quadrimestre, pari a 265,7 milioni di euro,
con il valore medio, espresso a prezzi 2008, rilevato nel primo
quadrimestre dei sette anni precedenti, risulta ancora una
flessione dell'11,7%.
Tornando ai dati di aprile, l'osservatorio segnala, per la
rilevanza dei loro importi, due bandi per servizi di assistenza
tecnica pubblicati dalla Regione Sicilia (12 milioni per attività
di supporto all'autorità di gestione del POR) e dalla Regione
Calabria (8,8 milioni destinati ad attività connesse al PSR):
insieme i due bandi giustificano circa il 50% del valore
complessivo dei bandi sopra soglia pubblicati nel mese.
La situazione di difficoltà in cui versano ormai da tempo le
società di ingegneria specializzate negli appalti pubblici,
affermano all'OICE, si è tradotta in un crollo dei prezzi delle
prestazioni e in bilanci molto più "magri". Il divario esistente
fra i volumi espressi dalla domanda e la capacità produttiva
dell'offerta ha inasprito la concorrenza fra gli operatori, che
hanno ridotto oltre misura i loro margini operativi pur di
presidiare il mercato: l'ultimo dato disponibile sui ribassi con
cui vengono aggiudicati gli incarichi, pari al 29,0% (gare indette
nel 2007 e aggiudicate successivamente) è un dato statistico medio
che nasconde una realtà con punte anche superiori al 60%.
A fronte della situazione del mercato pubblico - ha
dichiarato il presidente OICE Nicola Greco - appare urgente
che il nuovo Governo dia un segnale chiaro per migliorare l'assetto
normativo, ancora non definito, secondo logiche di certezza del
diritto e di semplificazione che rassicurino la committenza e
l'offerta. Si dovrebbero poi assegnare - ha continuato
Greco - le risorse per la prosecuzione degli interventi in
corso e per le nuove opere. In particolare occorre sciogliere al
più presto il nodo della disciplina della finanza di progetto per
fare sì che l'esigenza di infrastrutturazione del Paese possa
contare sull'apporto di risorse private: lo schema di terzo decreto
correttivo del Codice correttamente delinea una gara unica in luogo
delle complesse e farraginose tre fasi attualmente previste e ci si
augura - ha concluso Greco - che con questo
provvedimento (o con un altro) il Governo possa cogliere
l'occasione per risolvere, oltre al problema della finanza di
progetto, anche quello della procedura di infrazione aperta dalla
Commissione europea sul Codice degli appalti.
L'analisi dell'osservatorio sulla tipologia delle stazioni
appaltanti mostra una maggiore attività, sempre nel primo
quadrimestre rispetto all'analogo periodo del 2007, delle
amministrazioni dello Stato: 40 gare per 54,0 milioni (+17,6% in
numero e +285,0% in valore). In crescita anche le amministrazioni
regionali (-54,5% in numero e +98,2% in valore), le aziende
sanitarie e ospedaliere (-2,4% in numero e +64,4% in valore), le
università e gli enti di ricerca (-5,9% in numero e +53,3% in
valore), gli IACP (-36,0% in numero e +65,4% in valore) e le
società concessionarie e i privati sovvenzionati (-24,6% in numero
e +79,6% in valore). Un timido segnale di inversione di tendenza
viene dalle amministrazioni comunali (-17,2% in numero e +1,5% in
valore). L'attività risulta ridimensionata per i consorzi di comuni
e le comunità montane (-59,7% in numero e -45,4% in valore) e per
le amministrazioni provinciali (-12,5% in numero e -32,6% in
valore). Nel confronto internazionale il numero delle gare sopra
soglia pubblicate dal nostro Paese nella gazzetta comunitaria nei
primi quattro mesi è passato da 140 nel 2007 a 193 nel 2008, con un
incremento del 37,9%. Nonostante questa crescita, l'incidenza delle
gare italiane sul totale europeo continua ad attestarsi su una
quota molto bassa, pari al 3,1% nel 2007 e al 3,4% nel primo
quadrimestre 2008.
Infine, in Italia la domanda indiretta di progettazione che si
esprime attraverso la pubblicazione delle gare per l'affidamento
congiunto di lavori e servizi di ingegneria risulta in aumento nei
primi quattro mesi, con 316 gare per un importo accertato di 2.670
milioni (+ 9,7% rispetto allo stesso periodo del 2007).
Fonte: Oice
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