Al via il programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone
sostenibile. Con la pubblicazione del decreto del Ministero delle
Infrastrutture 26 marzo 2008 nella Gazzetta Ufficiale n. 115 dello
scorso 17 maggio, è partito il programma di riqualificazione urbana
per alloggi a canone sostenibile, in ottemperanza ad una sentenza
del Tar Lazio, resa su ricorso della regione Umbria, che ha
annullato il decreto ministeriale 8 marzo 2006, concernente il
Completamento del programma innovativo in ambito urbano
Contratti di quartiere II.
L'annullamento del suddetto decreto ha avuto come principale
effetto quello di dover destinare gli euro 311.455.000,00 che erano
stati stanziati dal dm 08/03/2006. Considerato un accantonamento
pari al 10 % da ripartire come finanziamento aggiuntivo premiale
con modalità che saranno indicate con successivo decreto
ministeriale, la disponibilità residua da destinare è pari ad euro
280.309.500,00.
Con tali risorse è stato attivato un programma innovativo in ambito
urbano denominato
Programma di riqualificazione urbana per
alloggi a canone sostenibile finalizzato a incrementare la
disponibilità di alloggi da offrire in locazione a canone
sostenibile nonché a migliorare l'equipaggiamento infrastrutturale
dei quartieri caratterizzati da condizioni di forte disagio
abitativo.
Il programma prevede il
recupero o la realizzazione di
alloggi di edilizia residenziale sociale mediante
iniziative attivate sia da operatori pubblici (comuni ed ex Iacp
comunque denominati) che da operatori privati (imprese,
cooperative, fondazioni, ecc.) da destinare sia alle fasce sociali
in possesso dei requisiti per l'accesso al sistema dell'edilizia
residenziale pubblica che a categorie di cittadini che superano i
limiti di accesso all'edilizia residenziale pubblica ma che si
trovano comunque in condizioni di disagio abitativo destinando, a
tal fine, una quota non inferiore al 50 per cento del costo
complessivo di ciascuna proposta.
Uno degli obiettivi, è quello di
contribuire all'incremento
della dotazione infrastrutturale dei quartieri degradati
mediante la realizzazione di urbanizzazioni secondarie a servizio
delle unità abitative da realizzare o recuperare. Gli alloggi
realizzati o recuperati andranno locati a canone agevolato, che
dovrà risultare non superiore al 70% del canone concordato
calcolato ai sensi dell'art. 2, comma 3, della legge 9 dicembre
1998, n. 431 e comunque non inferiore al canone di edilizia
pubblica vigente in ciascuna regione e provincia autonoma, per una
durata non inferiore a 25 anni ai sensi dell'art. 2, comma 285,
della legge 24 dicembre 2007, n. 244.
I programmi sono predisposti direttamente dai comuni e devono
possedere le seguenti
caratteristiche
irrinunciabili:
- conformità agli strumenti urbanistici vigenti
o adottati individuando un ambito di intervento all'interno del
quale le opere da finanziarie risultino inserite in un sistema di
relazioni disciplinato da idoneo piano attuativo (piano di recupero
o piano equipollente);
- ciascuna proposta di intervento potrà essere oggetto di
cofinanziamento pubblico (Stato/regione) fino ad un massimo
di 10 milioni di euro;
- il costo complessivo di ciascun programma non
potrà essere inferiore a 1,5 milioni di euro nei comuni con
popolazione fino a 15.000 abitanti e a non meno di 5 milioni di
euro per i comuni superiore a 15.000 abitanti;
- gli alloggi da realizzare o da recuperare devono raggiungere un
comportamento prestazionale, in termini di rendimento
energetico, superiore almeno del 30 per cento di quello previsto
dalla vigente normativa. A tal fine andranno ricercate
soluzioni progettuali, preferibilmente di tipo passivo e
bioclimatico, in grado di limitare il fabbisogno di energia
primaria annuo per metro quadro di superficie utile (necessario per
riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria
ed illuminazione) di almeno il 30 per cento rispetto ai valori
riportati nell'allegato C - numero 1), tabella 1, del decreto
legislativo 19 agosto 2005, n. 192, così come modificato dal
decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 311.
© Riproduzione riservata