La performance annuale dell'indice immobiliare italiano, Ipd
(Italian Annual Property Index) per il 2007 mostra un mercato
ancora in salita, con un total return del 9,2 per cento in
crescita rispetto all'8% del 2006.
Un dato positivo - ha sottolineato di recente Mario
Tonucci, Managing Partner Tonucci e Partner, aprendo i lavori
del convegno su Fondi immobiliari e infrastrutture organizzato da
Business International. In testa ai rendimenti c'è il settore
retail, con un total return del 9,7 per cento, seguito dagli uffici
(9,1 per cento) e dall'industriale (9 per cento). Accanto ai dati
positivi ci sono, però, anche quelli negativi. La domanda
immobiliare in Italia - spiega Tonucci - si è globalmente
ridotta, a causa dell'allungamento dei tempi di vendita, della
crescente difficoltà di incontro tra domanda e offerta, ma
soprattutto a causa dei segnali che arrivano dal mercato
creditizio.
A soffrire negli ultimi mesi del 2007 è soprattutto chi per
comprare casa deve ricorrere a un mutuo che finanzi in modo
importante l'acquisto (primi fra tutti i giovani, gli stranieri e
le famiglie monoreddito.
C'è poi il problema degli affitti. Sono sempre di più le famiglie
costrette a lasciare la propria casa perchè non più in grado di
pagare il canone di affitto. Ogni anno - ha precisato
ancora Tonucci - in Italia oltre il 75 per cento delle sentenze
di sfratto e l'85 per cento degli sfratti effettivamente eseguiti
sono riconducibili a morosità.
Nel 2007 le sentenze di sfratto sono state, in particolare, 41.888,
il 6,7 per cento in meno rispetto all'anno precedente, ma la
percentuale di quelle per morosità è salita dal 75,4 per cento al
77,6 per cento.
Fonte: www.demaniore.it
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