Nella immediata risposta (question time) che il sottosegretario
all’economia
Daniele Molgora ha dato alla interrogazione
proposta in commissione finanze della Camera dall’on.
Maurizio
Leo viene preannunciata una circolare ricognitiva dei criteri
enunciati dalla Corte di Cassazione per l’individuazione dei
presupposti per il versamento dell’Irap da parte di artisti e
professionisti.
Nella citata nota di risposta viene evidenziato che il
professionista può non compilare il quadro IRAP ritenendo certa la
mancanza del presupposto oggettivo di imponibilità nei suoi
confronti; la mancata compilazione, infatti, non incide sulla
correttezza dell’invio telematico del modello Unico, né preclude
l’attività di controllo da parte dei competenti Uffici delle
entrate.
Il Ministero ricorda, poi, che:
- la Corte di Cassazione ha più volte affermato che l’esercizio
di un’attività di lavoro autonomo è escluso dall’ambito applicativo
IRAP soltanto qualora si tratti di attività non autonomamente
organizzata;
- la Corte di Cassazione ha precisato che il requisito
dell’”autonoma organizzazione” ricorre allorquando il contribuente
sia il responsabile dell’organizzazione ed impieghi beni
strumentali eccedenti il minimo indispensabile oppure si avvalga in
modo non occasionale di lavoro altrui;
- l’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione n. 254/E del 14
settembre 2007 ha già evidenziato, sempre alla luce della
giurisprudenza della Corte di Cassazione (sentenze nn. 3674, 3676 3
3677 del 2007), che non può ritenersi “autonomamente organizzata”
l’attività per lo svolgimento della quale il contribuente si
avvalga di mezzi personali e materiali che costituiscono “un mero
ausilio della sua attività personale, simile a quella di cui
abitualmente si avvalgono anche soggetti esclusi dall’applicazione
dell’IRAP (collaboratori coordinati e continuativi e
dipendenti)”.
Per altro, l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 326/E del
14 novembre 2007 ha già evidenziato che per valutare la sussistenza
del requisito dell’organizzazione si rende necessaria una complessa
indagine da effettuare caso per caso, valutando le risorse
organizzative di cui dispone il titolare di redditi di lavoro
autonomo ed, in definitiva, quindi, nell’attesa dell’annunciata
circolare dell’Agenzia delle Entrate, il Ministero afferma che i
“piccoli professionisti”, certi dell’assenza del presupposto
oggettivo, potranno non procedere alla compilazione del quadro
IRAP.
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