Agli appalti pubblici, circa 40 nei prossimi 2 anni, per
nuove opere e interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria
che saranno realizzati in Toscana da Anas, Società che gestisce la
rete stradale ed autostradale italiana, verranno applicate
clausole e condizioni speciali per escludere le ditte che
risultassero in rapporto con la criminalità organizzata.
Questa la principale novità introdotta dal protocollo di
legalità firmato a Firenze il 4 giugno scorso dai prefetti dei
dieci capoluoghi toscani e dal condirettore generale Legale e
Patrimonio di Anas Carlo Bucci per prevenire i rischi di
infiltrazione nel tessuto socio-economico della regione.
"In Toscana non c'è un radicamento della criminalità
organizzata ma la regione può essere un territorio appetibile, come
hanno dimostrato alcune indagini giudiziarie, per reinvestire
proventi illeciti attraverso la partecipazione ad appalti
pubblici", ha detto il prefetto di Firenze Andrea De
Martino. "Alzeremo il livello di attenzione e più stretta
si farà la maglia dei nostri controlli - ha assicurato il
prefetto - sotto questo aspetto il protocollo rappresenta un
robusto baluardo contro i tentativi di infiltrazione."
"L'accordo - ha poi spiegato il condirettore generale
dell'Anas Bucci - nasce dalla volontà di favorire il
potenziamento delle infrastrutture promuovendo la cultura della
legalità e della trasparenza amministrativa".
Il protocollo è una tappa importante del percorso di
cooperazione tra le prefetture della Toscana e le Forze di polizia
impegnate in un'attività costante di monitoraggio degli appalti
pubblici. Un documento analogo è già stato sottoscritto con Rete
Ferroviaria Italiana e un altro sarà firmato con Terna- Rete
Elettrica Nazionale.
Sempre nell'ottica della cooperazione, sono inoltre operativi i
gruppi interforze coordinati dalle prefetture, con poteri di
accesso nei cantieri per acquisire informazioni e documentazione
sulle ditte sospette.
Fonte: Ministero dell'Interno
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