L'
Associazione Aree Urbane Dimesse (AUDIS) ha presentato ad
EIRE 2008, Expo Italia Real Estate in corso alla Fiera di
Milano da 10 giugno 2008 ad oggi, la
Carta Audis della
rigenerazione urbana, un documento che propone le linee guida
per i programmi di trasformazione delle aree urbane dismesse e ha
come obiettivo la rigenerazione fisica, sociale ed economica delle
città.
La Carta AUDIS della Rigenerazione Urbana propone i principi di
riferimento per i programmi di trasformazione delle aree urbane
dismesse o dimettibili che, avendo perduta l'originaria funzione,
costituiscono oggi i luoghi di maggiore potenzialità per la città,
dal punto di vista della riqualificazione economica, sociale,
urbanistica e ambientale.
La Carta Audis è suddivisa nelle seguenti sezioni:
- gli elementi della qualità;
- gli attori;
- gli strumenti.
Gli
elementi della qualità sono quelli ritenuti necessari
perché la trasformazione delle aree dismesse o dimettibili produca
non solo la loro riqualificazione, ma la rigenerazione urbana nel
suo insieme. Si tratta della qualità urbana, urbanistica,
architettonica, dello spazio pubblico, sociale, economica,
culturale, ambientale, energetica e paesaggistica.
Gli
attori sono il Pubblico, il Privato economico e il
Privato collettivo.
Gli
strumenti sono: la politica urbana, la partnership
pubblico-privata, la valutazione, l'informazione e la
partecipazione.
Attraverso la Carta della Rigenerazione Urbana AUDIS intende
favorire il raggiungimento di questi
obiettivi:
- esplicitare gli ambiti che, nel loro insieme,
determinano la qualità di una trasformazione urbana per consentire
una valutazione trasparente dei processi in corso a tutti i
soggetti direttamente o indirettamente coinvolti;
- riequilibrare i centri urbani impoveriti dal progressivo
svuotamento di funzioni (lavoro, tempo libero, residenza);
- bloccare lo spreco di territorio attraverso un pieno
riuso degli spazi già urbanizzati;
- governare i mutamenti, convertendoli in occasioni di
progresso urbano, anziché subirne le conseguenze;
- integrare discipline, interessi diversi e
competenze specifiche nella chiara individuazione di ciò che
costituisce l'interesse collettivo;
- riconoscere il ruolo insostituibile delle decisioni
condivise che possono essere assunte solo all'interno del campo
di competenze Pubbliche nel quadro del corretto riconoscimento del
ruolo del Privato economico e del Privato collettivo;
- innescare azioni diffuse di rigenerazione urbana, che
creino il contesto più adatto per aumentare la qualità della vita
di tutti e di ciascuno in un quadro di coesione sociale e di
capacità competitiva;
- aprire la riflessione sulle modalità di rigenerazione
anche di quelle parti di città costruite prevalentemente tra gli
anni '50 e '70 del secolo scorso, che hanno esaurito il proprio
ciclo economico e sono in stato di grave degrado fisico e spesso
sociale.
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