Nel corso del Convegno organizzato dall’
Istituto Grandi
Infrastrutture (IGI) il 10 giugno scorso dal titolo “Codice dei
contratti: problemi applicativi dell’art. 38 (cause di esclusione)
e degli articoli 45(elenchi) e 232 (albi di fiducia).”, il senatore
Luigi Grillo, presidente della Commissione Lavori Pubblici
del Senato ha annunciato le mosse del Governo in riferimento alla
bocciatura del Regolamento di attuazione del Codice dei contratti
da parte della Corte dei Conti.
Le motivazioni che hanno portato alla bocciatura da parte della
Corte dei Conti si riferiscono, principalmente, al fatto che il
regolamento è in
eccesso di delega per le norme sul
responsabile del procedimento, sui collaudatori, sui compensi per
le attestazioni SOA, sui corrispettivi ai dipendenti pubblici per
la validazione, i collaudi e la direzione dei lavori ma occorre,
anche, ricordare che lo schema di regolamento deve essere
aggiornato alle recenti modifiche normative sulla sicurezza (D.Lgs.
9 aprile 2008, n. 81). Alla luce di queste considerazioni il
senatore Luigi Grillo ha precisato che l’unica soluzione
praticabile, volendo continuare a mantenere nel corpo del
Regolamento le norme contestate, è quella di riposizionare le norme
in eccesso di delega nel terzo decreto correttivo che potrebbe
vedere la luce entro la fine del mese di giugno o, in alternativa,
visto che la delega per potere operare con un decreto legislativo
scade alla fine del mese di giugno (due anni dall’entrata in vigore
del d.lgs. n. 163/2007), si potrebbe procedere con una nuova delega
all’interno della legge comunitaria.
Soltanto dopo l’approvazione di norme primarie contenenti quelle
ritenute in eccesso di delega, si potrà procedere a riscrivere il
codice inserendo nello stesso, anche, le recenti
modifichenormative.
Il senatore Luigi Grillo, in riferimento al problema legato alla
bocciatura del Regolamento ha precisato “Intanto va detto che i
rilievi della Corte erano stati fatti già a gennaio e, quindi, se
sono arrivati adesso non è certo colpa del nuovo Governo ma del
precedente che ha rinviato per mesi la questione, lasciando una
polpetta avvelenata al nuovo ministro Altero Matteoli. In ogni caso
l’intendimento del Governo è di risolvere la situazione creatasi al
più presto.
In merito alla
finanza di progetto, il senatore Grillo ha
criticato l’operato del precedente Governo che ha commesso
“l’errore di abrogare il diritto di prelazione, senza che l’Unione
europea l’avesse richiesto: a Bruxelles chiedevano soltanto di dare
pubblicità nei bandi dell’esistenza di tale diritto per ragioni di
trasparenza”.
In riferimento, poi, alla disciplina dell’arbitrato che, in atto,
non sarà più utilizzabile a partire dall’1 luglio prossimo, il
senatore Grillo ha affermato che “c’è l’impegno tassativo del
Governo e del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero
Matteoli di introdurre la proroga del termine di sospensione degli
arbitrati con decreto-legge per mettere, successivamente, a regime
la disciplina introducendo i miglioramenti necessari”.
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