Il
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero
Matteoli ha presentato venerdì scorso il
Programma delle
Infrastrutture strategiche allegato Infrastrutture al DPEF che
si compone dei seguenti 11 capitoli:
- Le strategie della Unione Europea
- L’operato dei primi sette anni della Legge Obiettivo
- Stato di avanzamento del Piano Decennale delle Infrastrutture
Strategiche
- Le interazioni tra l’offerta infrastrutturale e la
organizzazione della domanda di trasporto merci e passeggeri
- Le criticità riscontrate nell’attuazione del Piano Decennale
delle Infrastrutture Strategiche
- Le emergenze nella organizzazione dell’assetto trasportistico e
logistico del Paese
- Le azioni strategiche del Dicastero delle Infrastrutture e dei
Trasporti nel breve e medio periodo
- La infrastrutturazione organica del Paese ed il rapporto con il
territorio
- Gli strumenti normativi ed amministrativi necessari per
perseguire gli obiettivi definiti nel quadro delle azioni
strategiche del Dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti
- Quadro globale delle risorse attivate dalla Legge Obiettivo e
da altre fonti di finanziamento coerenti con le finalità della
Legge Obiettivo e prospettazione di possibili forme di
finanziamento Alternative Impatto macroeconomico del I° Programma
delle Infrastrutture Strategiche
- Considerazioni conclusive
Il Ministro Matteoli ha precisato che “L’allegato infrastrutture
rappresenta una significativa occasione di trasparenza sullo stato
di avanzamento del piano decennale delle infrastrutture strategiche
del Paese ed è, inoltre, un’occasione anche per sottolineare quanto
sia urgente ed emergente l’azione di questo governo.”
Il Ministro ha, poi, continuato ricordando che:
“1) Paghiamo ogni anno per la congestione del sistema logistico nel
Paese 19 miliardi di euro;
2) Rischiamo di avvicinarci ancor più alla saturazione di alcuni
fondamentali assi ferroviari, stradali e dei valichi;
3) Continuiamo a muovere l’intero sistema delle merci e dei
passeggeri per oltre il 90 per cento su strada.
Tenuto conto sia delle opre già cantierate come il Mo.SE. o gli
intereventi sulle aree metropolitane e sulla Salerno Reggio
Calabria, sia delle opere cantierabili nel prossimo triennio,
sempre rientranti nella Legge Obiettivo è emersa la seguente
proposta di esigenze nel prossimo triennio:
14 miliardi di Euro da provenienza pubblica
30 miliardi di Euro da provenienza privata
Le esigenze finanziarie dell’
ANAS per le attività di
sviluppo e manutenzione della rete attuale nel triennio 2009 - 2011
sono pari a 10,6 miliardi di Euro
Le esigenze finanziarie di
RFI per le attività di sviluppo e
manutenzione della rete nel triennio 2009 - 2011 sono pari a 11,6
miliardi di Euro
I capitali di provenienza pubblica necessaria sono quindi circa 36
miliardi di Euro cui saranno aggiunti 30 miliardi di Euro di
provenienza pubblica
Il documento continua precisando che l’esigenza di infrastrutture è
motivata da tre fattori che diventano sempre più condizionanti per
la crescita e lo sviluppo del Paese: la congestione del sistema
logistico , la saturazione su alcuni assi ed in particolare sui
valichi e la monomodalità nella offerta del trasporto.
Le precedenti considerazioni hanno portato allo sviluppo di un
programma di azioni che, nei primi 100 giorni di Governo dovrà
essere in grado di riattivare la macchina e che sarà articolato
nelle seguenti macro aree di intervento:
- il riassetto del Dicastero e delle Società controllate
- la sicurezza nei lavori pubblici e nei trasporti. La difesa
della vita
- la dimensione internazionale della mobilità
- l’offerta di trasporto sempre più coerente alle esigenze della
gente e del mondo della produzione e del commercio
- l’infrastrutturazione organica del Paese ed il rapporto con il
territorio
- una nuova politica della città e della casa
Nell’Allegato Infrastrutture sono, poi, affrontate una serie di
emergenze quali:
- il Mezzogiorno
- l’offerta di trasporto pubblico locale
- l’organizzazione funzionale di alcuni impianti portuale
- la nostra competitività nel trasporto e nella logistica
- la crisi della offerta di trasporto ferroviario in assenza di
risorse
- il rapporto con le Regioni
- il rapporto con i Sindacati
Per ultimo le priorità per aprire i cantieri sono individuate:
- nella realizzazione dell’asse ferroviario Torino – Lione
- nella realizzazione del Terzo Valico dei Giovi sul collegamento
ferroviario AV Milano - Genova
- nella realizzazione dell’asse ferroviario AV Milano -
Verona
- nella realizzazione dell’asse ferroviario Verona - Padova
- nella realizzazione dell’asse autostradale Brescia - Bergamo -
Milano (BreBeMi) ed alla Tangenziale Est di Milano (TEM)
- nella realizzazione dell’asse autostradale Cecina -
Civitavecchia
- nella realizzazione dell’asse autostradale Roma - Formia
- nella realizzazione del Ponte sullo Stretto
- nel dare continuità alle opere del Mo.SE.
- nel dare continuità alle opere del Brennero
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