Il tasso di irregolarità nelle costruzioni, secondo le stime ISTAT,
è in netto calo rispetto al 2000. La percentuale di lavoro
irregolare è passata dal 15,2 % nel 2000 all’11,0 % nel 2006. La
percentuale di lavoro irregolare si conferma, inoltre, al di sotto
della media dell’insieme dei settori economici.
Economia
Nel 2006 l'occupazione non regolare, per il complesso dell'economia
nazionale, è stimata dall'Istat in circa 2.969.000 unità di lavoro
su un totale di unità di lavoro pari a 24.826.000. Il peso del
sommerso nell'economia, risulta, pertanto, pari al 12,0% (calcolato
come rapporto percentuale tra le unità di lavoro non regolari e il
complesso delle unità di lavoro).
Nel corso degli anni compresi tra il 2000 ed il 2006 la quota di
lavoro irregolare rispetto alla quantità di lavoro totale
utilizzata nel sistema produttivo nazionale, mostra un andamento
discontinuo. Tra il 2000 ed il 2001 il tasso di irregolarità è
aumentato passando dal 13,3% al 13,8%. Nel biennio successivo si è,
invece, registrata una progressiva diminuzione e la quota di lavoro
sommerso è scesa al 12,7% nel 2002 e all’11,6% nel 2003.
Negli anni 2004-2005 il tasso di irregolarità è risalito (11,7% nel
2004 e 12,0% nel 2005) e nel 2006 resta attestato al 12%.
A livello settoriale, nel 2006, la quota di lavoro non regolare è
particolarmente elevata nei settori dell'agricoltura e del
commercio, alberghi e pubblici esercizi, con valori rispettivamente
pari al 22,7% ed al 18,9%. Seguono il settore delle costruzioni con
l'11,0%, l'intermediazione monetaria e finanziaria e le attività
immobiliari e imprenditoriali con l'8,9% e gli altri servizi
(pubblica amministrazione e servizi domestici) con l'11,3%. Meno
rilevante risulta, invece, la quota di irregolarità nell'industria
in senso stretto (3,7%).
Settore costruzioni
Nel settore delle costruzioni il tasso di irregolarità (11,0%) è in
netta discesa rispetto al 2000 (15,2%). In particolare nel settore
delle costruzioni, il tasso di irregolarità mostra una crescita dal
2000 al 2001 (da 15,2% a 15,7%). A partire dal 2002 le costruzioni
hanno sperimentato una diminuzione della quota di lavoro irregolare
e nel 2003 il settore scende al di sotto della media di tutti i
settori produttivi con un valore pari a 11,2% (totale economia
11,6%). Anche nel 2004 si conferma il trend di contrazione del
fenomeno: costruzioni 10,9%; totale economia 11,7%.
Nel 2005 le costruzioni, parallelamente a quanto verificato in
tutti gli altri settori di attività economica, registrano un lieve
aumento nel tasso di irregolarità che si attesta all'11,0%.
Nel 2006 la percentuale di lavoro irregolare nelle costruzioni
rimane stabile all'11,0% e si conferma al di sotto della media del
totale economia (12,0%).
In allegato disponibile una nota sul lavoro irregolare
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