TERZO DECRETO CORRETTIVO AL CDM DI DOMANI

26/06/2008

Il Consiglio dei Ministri di domani approverà in via preliminare il terzo decreto legislativo correttivo del codice dei contratti.
L’annuncio è stato dato da Domenico Crocco, direttore generale per la regolazione del ministero Infrastrutture e trasporti intervenuto al Forum di “Edilizia e territorio”.
Il direttore generale ha illustrato il terzo decreto correttivo che il Ministro Altero Matteoliporterà al Consiglio dei Ministri di domani e che ha come primo obiettivo quelli di rispondere alla procedura di infrazione aperta dalla Commissione delle Comunità Europee; il testo, nella versione definitiva, contiene anche importanti novità per le piccole e medie imprese per le quali saranno diminuiti i requisiti per l’ottenimento dell’attestazione Soa.

Crocco ha precisato che: “In primo luogo rispondiamo alla procedura di infrazione aperta da Bruxelles - ha precisato - e accettiamo tutti i loro rilievi: abbiamo chiesto però una riflessione più approfondita sulle nostre norme che frenano il prestito dei requisiti e sulle opere di urbanizzazione” e per quanto concerne l’apertura alle piccole e medie imprese ha precisato che con una norma valida fino al 2010 sarà possibile ottenere l’attestato Soa per partecipare alle gare non più guardando ai bilanci e alle commesse degli ultimi cinque anni, ma potendo scegliere i cinque migliori anni nell’arco dell’ultimo decennio. “Così - ha continuato Crocco - le imprese non saranno più costrette a prendere lavori con ribassi esagerati pur di mantenere l’attestato”.

Nel nuove decreto correttivo troviamo anche altre novità, tra le quali:
  • project financing con gara unica;
  • subappalto delle opere specialistiche con sconto massimo dell’8%;
  • gara per realizzare le opere di urbanizzazione a scomputo;
  • eliminazione della riduzione del 20% a favore degli enti pubblici nel calcolo degli importi delle progettazioni,
Riguardo al project financing ci sarà una sola gara sul progetto preliminare ed il vincitore realizzerà l’opera soltanto se accetterà di adeguarsi alle eventuali modifiche chieste dalla pubblica amministrazione dopo l’approvazione del progetto definitivo.

Il Governo ha, dunque, considerato in maniera estensiva la scadenza della legge delega (2 anni dalla data di pubblicazione del Codice dei Contratti e quindi l’1 luglio 2008) per potere effettuare modifiche al Codice stesso e intende che la scadenza dell’1 luglio sia riferita alla preventiva approvazione dello schema di decreto correttivo da parte del Consiglio dei Ministri, mentre la definitiva approvazione successiva ai pareri della Conferenza unificata e del Consiglio di Stato potrà avvenire anche dopo la citata scadenza.
Successivamente all’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di domani, il terzo decreto correttivo dovrà ottenere il parere della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e delle competenti Commissioni di Camera e Senato ed una nuova e definitiva approvazione da parte del Consiglio dei Ministri.

A cura di Paolo Oreto


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