Se sarà approvato, il decreto legge presentato dal governo
Berlusconi rischia di azzerare il Piano straordinario casa del
governo Prodi: 550 milioni di euro a livello nazionale, 31,5
milioni per quanto riguarda la Toscana. A lanciare l’allarme è
l’assessore alla casa Eugenio Baronti, che dice: Se il
decreto dovesse venire approvato così come è stato proposto, il
Piano straordinario casa da 550 milioni di euro dal governo Prodi
sarà azzerato. Infatti – spiega – le risorse saranno
devolute all’attuazione di un futuribile Piano nazionale per
l’emergenza abitativa, da elaborare entro sessanta giorni
dall’entrata vigore del Decreto. Tutte le risorse confluiranno
dentro un fondo unico che deve essere ancora costituito.
La bozza di Decreto legge presentata dal governo Berlusconi reca il
titolo "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la
stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione
tributaria." Quali potrebbero essere le conseguenze per la
Toscana?In un colpo – risponde Baronti – si cancellano
le speranze di circa 530 famiglie in attesa delle case che con
queste risorse sarebbero state realizzate. Si buttano al vento
tante ore di lavoro, che sono servite per presentare e scegliere i
progetti, stabilire le priorità, suddividere i 31,5 milioni di euro
tra le diverse province per finanziare progetti destinati
all’incremento degli alloggi disponibili per far fronte
all’emergenza casa. Era tutto pronto – prosegue l’assessore
Baronti – e adesso che si poteva partire arriva come un fulmine
a ciel sereno la notizia: tutti fermi come al solito, tutto è
rinviato. Tutto il lavoro fatto fin qui diventa inutile, tutto da
rifare. Ancora del tempo prezioso perso, e lo pagheranno come al
solito i più bisognosi, coloro che attendono che sia riconosciuto
loro un diritto primario e fondamentale, come quello di avere un
tetto sopra la testa.
E non è tutto. Questa grave decisione – denuncia ancora
Baronti – rientra in un’impostazione politica che non prevede
risorse da parte del governo per l’edilizia residenziale pubblica,
l’unica che può venire incontro al profondo disagio sociale delle
nuove aree di marginalità e di nuove povertà in crescita. Tutto è
messo in mano alle immobiliari private. Invece di incrementare il
patrimonio di alloggi pubblici in locazione per far fronte ad
un’emergenza casa sempre più grave, si propone la vendita totale di
tutto il patrimonio residenziale pubblico. Così - osserva
l’assessore -, di fronte ad un mercato del lavoro che chiede
sempre più flessibilità e mobilità, si risponde con un mercato
della casa sempre più rigido fondato quasi esclusivamente sulla
casa in proprietà, che già oggi si aggira at torno all’80%. Siamo
completamente fuori dall’Europa: questo governo persegue politiche
opposte a quelle di tutti gli altri paesi UE.
Fonte: Regione Toscana
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