Il
Consiglio dei Ministri nella seduta di
venerdì
scorso
27 giugno ha approvato, su proposta del Ministro
delle Politiche Europee
Andrea Ronchi e del Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti
Altero Matteoli un
decreto
legislativo che modifica ed integra il Codice dei contratti
pubblici relativi a lavori, servizi e forniture proseguendone
la graduale revisione, consentita da apposita delega del
Parlamento, in un’ottica generale che tiene conto delle basilari
esigenze di apertura al mercato e promozione effettiva di
condizioni sostanziali di leale e corretta concorrenza fra
operatori economici.
Sul provvedimento dovranno essere acquisiti i pareri prescritti
della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e delle
competenti Commissioni di Camera e Senato.
Il decreto legislativo, del quale alleghiamo alla presente la
versione definitiva approvata dal Consiglio dei Ministri, consta di
tre articoli e precisamente:
- l’articolo 1 che contiene le “Disposizioni di adeguamento
comunitario”;
- l’articolo 2 che contiene le “Disposizioni di
coordinamento”;
- l’articolo 3 che contiene la “Norma finanziaria”.
Con l’
articolo 1, il Governo introduce tutte le
modifiche
necessarie a dare risposta alla procedura di infrazione n.
2007/2309 ed alla successiva nota di costituzione in mora
inviata l’1 febbraio 2008 dalla Commissione delle Comunità Europee
alla rappresentanza permanente dell’Italia presso l’Unione Europea
cui hanno fatto seguito le sentenze della Corte di Giustizia 15
maggio 2008, C-147/06 e C-148/06.
Gli articoli 1 e 2 del terzo decreto correttivo contengono
disposizioni di adeguamento comunitario e disposizioni di
coordinamento e con gli stessi vengono appartate al codice dei
contratti correzioni ed integrazioni in tutti quegli articoli per i
quali è stata aperta la procedura d’infrazione ed in altri articoli
per i quali si sono riscontrati, nel corso di questi ultimi mesi,
alcuni problemi ed in particolare vale la pena notare tra le altre,
le seguenti modifiche:
Project financing
Al posto delle attuali tre fasi, gara unica per la scelta per la
scelta del promotore-concessionario; la modifica si attua con la
totale riscrittura dell’articolo 153 e con l’abrogazione degli
articoli 154 e 155.
Piccole gare
Stop all’esclusione automatica delle offerte anomale negli appalti
di lavori, servizi e forniture sotto la soglia europea.
Qualificazione
Per l’accesso alle gare potranno essere scelti i requisiti di
fatturato, manodopera ed attrezzatura relativi ai migliori cinque
anni dell’ultimo decennio.
Subappalto
Nel subappalto delle categorie di lavori cosiddette specializzate è
ammesso un ribasso massimo dell’8 per cento.
Dipendenti pubblici
Nessun extra ai tecnici della Pubblica amministrazione per
l’attività di verifica del progetto e per il collaudo che sarà
remunerato all’interno dell’attuale incentivo del 2 per cento.
Lavori di manutenzione
Eliminato il tetto dei 100.000 euro per i lavori di manutenzione in
economia.
Opere a scomputo
Per le opere di urbanizzazione a scomputo, eliminato il diritto di
prelazione riconosciuto al promotore privato e la gara deve essere
gestita dalla Pubblica amministrazione.
Leasing in costruendo
A base di gara un progetto preliminare ed obbligo di avvilimento o
di associazione tra società finanziaria ed impresa di
costruzione.
Per ultimo ricordiamo che il Consiglio dei Ministri di venerdì
scorso ha, anche approvato un decreto-legge contenente la proroga
di alcuni termini previsti da disposizioni legislative al fine di
consentire la definitiva attuazione degli adempimenti connessi e
tra le proroghe è inserita quella relativa al rinvio del divieto di
arbitrati negli appalti di lavori, servizi e forniture sino al 31
dicembre 2008.
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