Appalti pubblici, trasparenza e PNRR: ANAC relaziona al Parlamento

Il Presidente Busìa interviene alla Camera sulle attività svolte dall'Autorità nel 2024. Focus sul Correttivo e sulle norme su inconferibilità e incompatibilità, dove c'è ancora molto da fare

di Redazione tecnica - 21/05/2025

Spunti critici sull’attuazione del PNRR, punti di forza e debolezza del nuovo Codice dei contratti pubblici e del Correttivo,  le principali vulnerabilità del sistema di affidamento degli appalti, la trasparenza amministrativa: al di là del consueto bilancio istituzionale, sono tanti i temi affrontati nella Relazione annuale al Parlamento delle attività svolte da ANAC, presentata alla Camera dei Deputati dal Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busìa.

Non solo: la Relazione evidenzia la centralità delle competenze tecniche e manageriali nella pubblica amministrazione. L’invito di ANAC è chiaro: “Investire nelle persone, rafforzare i presìdi interni, migliorare la programmazione”. Solo così, secondo il presidente Busìa, si potranno unire trasparenza ed efficienza, legalità e sviluppo, anticorruzione e buona amministrazione.

Mercato dei contratti pubblici: spesa al rallentatore e calo dei lavori

Il 2024 è stato l’anno della piena digitalizzazione delle procedure di gara, tramite l’interconnessione obbligatoria alle piattaforme certificate e alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP). ANAC sottolinea come molte stazioni appaltanti non siano ancora pronte, utilizzino strumenti solo formalmente digitali o trasmettano dati incompleti.

Come riportato nella relazione, nel 2024 sono state indette 267mila procedure di gara per un valore complessivo di 271,8 miliardi di euro, con una flessione del -4,1% rispetto al 2023. Più marcato il calo dei lavori pubblici: -38,9%.

Il dato più allarmante riguarda lo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: in alcuni settori, la spesa effettiva risulta ancora inferiore al 30% delle risorse stanziate. Un ritardo che rischia di compromettere il rispetto delle milestone europee e che si somma alla generale contrazione del mercato degli appalti pubblici.

Affidamenti diretti e frazionamento artificioso: soglie troppo vicine al limite

Particolarmente critico è anche il dato sugli affidamenti diretti, che costituiscono il 98% degli acquisti di beni e servizi. ANAC segnala un preoccupante addensamento di procedure tra i 135.000 e i 140.000 euro, appena sotto la soglia comunitaria, spesso frutto di un frazionamento artificioso volto ad aggirare le regole della concorrenza.

Una dinamica che alimenta inefficienze, sprechi e favorisce infiltrazioni mafiose, soprattutto nei contesti più fragili.

Le valutazioni sul Correttivo al Codice

Il d.Lgs. n. 209/2024, c.d. “Correttivo” al d.Lgs. n. 36/2023, in vigore dal 31 dicembre 2024, ha accolto alcune proposte avanzate da ANAC (digitalizzazione, trasparenza dei Collegi consultivi tecnici, fideiussioni), migliorando aspetti tecnici e semplificando alcuni passaggi digitali .

Tuttavia, restano punti critici quali ad esempio:

  • la mancata introduzione dell’obbligo di dichiarare il titolare effettivo delle imprese;
  • il mancato aumento delle soglie di trasparenza per gli affidamenti in house;
  • il mancato ripristino delle verifiche preventive, sempre in relazione agli affidamenti in house.

Elementi che – secondo Busìa – avrebbero rafforzato la trasparenza e il contrasto alle alterazioni del mercato.

Sicurezza sul lavoro: incremento delle annotazioni in casellario

Sotto il profilo della sicurezza nei cantieri, ANAC denuncia un incremento del 43% delle annotazioni per violazioni delle norme su salute e sicurezza nel Casellario 2024, rispetto all’anno precedente.

Nella relazione di segnala che i rischi maggiori provengono dai subappalti a cascata, spesso più difficili da controllare. Proprio per questo, è necessario agire mettendo a punto interventi normativi e organizzativi per garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose.

Da questo punto di vista, l’Autorità propone l’implementazione di un sistema di patente a punti digitale, collegato al Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (FVOE), per consentire verifiche immediate su tutta la filiera.

Appalti sostenibili e inclusivi: uno strumento da valorizzare

I dati raccolti mostrano che solo una minima parte degli appalti contiene clausole volte a favorire la parità di genere, l’inclusione lavorativa e la sostenibilità sociale. Le cause sono da ricercare in eccessive deroghe e nella mancanza di incentivi culturali e normativi. ANAC invita ad un utilizzo pieno dei contratti pubblici come leva di sviluppo responsabile, anche attraverso il PPP e la rigenerazione urbana ispirata al principio del “bello” sancito dall’art. 9 Cost.

 

Conflitto di interessi, abuso d’ufficio e lobbying: vuoti normativi e segnali d’allarme

La Relazione torna a sollevare con forza il tema dei conflitti di interesse e della necessità di una riforma organica delle norme su inconferibilità e incompatibilità. Busìa ha espresso preoccupazione sulle recenti modifiche introdotte dal c.d. Decreto PA, convertito in legge n. 69/2025, con la riduzione da tre a un anno del termine di “raffreddamento” post-carica per ruoli dirigenziali, rischiando di compromettere il principio di separazione tra politica e amministrazione.

ANAC denuncia anche la reintroduzione di potenziali situazioni di conflitto tra funzione politica e amministrativa, a seguito della modifica dell’art. 12 del d.lgs. 39/2013, che consente ad alcuni titolari di cariche politiche di esercitare contestualmente funzioni dirigenziali all’interno dello stesso ente.

In assenza di una regolamentazione organica del lobbying e dopo l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, il rischio è una grave perdita di fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Whistleblowing e RPCT: numeri in crescita e supporto alle amministrazioni

Dati positivi invece sul whistleblowing: il 2024 ha registrato 1.213 segnalazioni, di cui 285 ritenute procedibili. Un segnale dell'importanza nella prevenzione degli illeciti, anche nel settore privato.

ANAC ha inoltre rafforzato il supporto ai Responsabili della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), soprattutto nei piccoli comuni del Mezzogiorno. In particolare, nel 2024 è proseguito lo sviluppo della Piattaforma Unica della Trasparenza, destinata a diventare il portale centrale di accesso ai dati delle pubbliche amministrazioni. Il sistema è pensato per semplificare l’adempimento degli obblighi di pubblicazione ex d.lgs. 33/2013, integrando banche dati esistenti ed evitando duplicazioni informative. attraverso piattaforme digitali dedicate alla predisposizione del PIAO.

Vigilanza collaborativa e supporto operativo: le cifre dell’azione ANAC

Nel 2024, l’Autorità ha reso 205 pareri di precontenzioso e 75 pareri consultivi. La vigilanza ha riguardato oltre 700 fascicoli tra lavori, servizi e forniture, con crescente attenzione alla fase esecutiva dei contratti.

Particolare rilievo ha avuto la vigilanza collaborativa (17 nuovi protocolli, 112 pareri resi con una media di risposta di 6,5 giorni) e l’alta sorveglianza nelle ricostruzioni post-emergenziali (sisma, Ischia, Emilia-Romagna).

Intelligenza artificiale e trasparenza algoritmica: una nuova sfida per la PA

Infine, la Relazione si sofferma sul ruolo crescente dell’intelligenza artificiale nelle decisioni pubbliche. L’ANAC avverte: “Ancora pochi nella PA sono in grado di governare questi strumenti, con il rischio che scelte pubbliche siano di fatto delegate a operatori privati”.

Secondo l'Autorità, serve una nuova cultura della trasparenza algoritmica, presupposto per garantire l’intellegibilità e la responsabilità delle decisioni automatizzate.

 

 

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