Decreto Infrastrutture: in Gazzetta Ufficiale il D.L. n. 73/2025 con modifiche al Codice dei contratti

Il Decreto Infrastrutture 73/2025 è in vigore: tutte le novità su appalti, Codice dei contratti, trasporti e infrastrutture strategiche

di Redazione tecnica - 22/05/2025

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 116 del 21 maggio 2025 il Decreto-Legge 21 maggio 2025, n. 73 recante “Misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, l’ordinata gestione del demanio portuale e marittimo, nonché l’attuazione di indifferibili adempimenti connessi al PNRR e alla partecipazione all’Unione europea in materia di infrastrutture e trasporti”.

Il provvedimento, composto da 17 articoli suddivisi in 7 Capi, contiene un’ampia gamma di disposizioni che spaziano dagli appalti pubblici alla motorizzazione, dall’autotrasporto alle concessioni autostradali, fino alla realizzazione delle opere connesse ai Giochi Olimpici invernali Milano-Cortina 2026.

La struttura del decreto-legge

Ecco la ripartizione completa degli articoli contenuti nel D.L. n. 73/2025:

Capo I – Infrastrutture e lavori pubblici

  • Art. 1: Collegamento stabile Sicilia-Calabria
  • Art. 2: Modifiche al Codice dei contratti pubblici e norme sulla protezione civile
  • Art. 3: Classi d’uso degli uffici pubblici ai fini della verifica sismica

Capo II – Autotrasporto, motorizzazione e circolazione

  • Art. 4: Tempi di attesa per carico/scarico merci
  • Art. 5: Misure sulla motorizzazione civile e sicurezza informatica

Capo III – Settore portuale e marittimo

  • Art. 6: Ordinamento portuale e demanio marittimo
  • Art. 7: Funzionalità dell’Autorità per la laguna di Venezia
  • Art. 8: Rafforzamento capacità amministrativa RAM S.p.A.

Capo IV – Infrastrutture, trasporti e PNRR

  • Art. 9: Revisione prezzi nei contratti pubblici
  • Art. 10: Contratto intercity 2027–2041
  • Art. 11: Concessioni autostradali
  • Art. 12: Oneri di servizio nel trasporto aereo
  • Art. 13: Accelerazione investimenti in energie rinnovabili
  • Art. 14: Messa in sicurezza post-alluvione

Capo V – Opere per eventi sportivi internazionali

  • Art. 15: Opere per Milano-Cortina 2026 e Formula 1

Capo VI – Continuità dei servizi nel trasporto pubblico

  • Art. 16: Finanziamento Ferrovia Circumetnea

Capo VII – Disposizioni finali

  • Art. 17: Entrata in vigore

Le modifiche al Codice dei contratti pubblici

L’articolo 2 è uno dei più rilevanti del provvedimento. Interviene direttamente sul D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti), introducendo modifiche e nuove previsioni su più fronti. Tra le novità principali:

  1. incentivi alle funzioni tecniche (art. 45, comma 4): è prevista la possibilità di corrispondere incentivi anche al personale dirigenziale, in deroga al principio di onnicomprensività del trattamento economico. Le Amministrazioni dovranno trasmettere informazioni analitiche agli organi di controllo.
  2. somma urgenza (art. 140 e 140-bis):
    • viene ampliata la nozione di somma urgenza, includendo anche le emergenze previste dal Codice della protezione civile;
    • introduzione dell’art. 140-bis con un regime specifico per gli appalti in ambito emergenziale, con deroghe mirate a tempistiche, soglie e requisiti ordinari.
  3. procedure derogatorie per emergenze (art. 225-bis e correlati):
    • previste deroghe espressamente codificate per affidamenti in situazioni emergenziali, anche oltre i limiti ordinari, purché temporalmente e funzionalmente circoscritte.
    • si prevede anche la possibilità di affidamento diretto oltre soglia, nei casi più urgenti e per un massimo di 30 giorni.
  4. Chiarimenti in materia di protezione civile: modificato anche il Codice della protezione civile (D.Lgs. n. 1/2018), con l’introduzione dell’art. 46-bis che disciplina verifiche antimafia accelerate e possibilità di affidamento mediante centrali di committenza per le opere emergenziali.

Un decreto da maneggiare con cautela

Nonostante la norma sia già formalmente in vigore dal 21 maggio 2025, è bene ricordare che si tratta pur sempre di un decreto-legge e che il testo sarà soggetto a modifiche in sede di conversione da parte del Parlamento.

Come accade ormai troppo spesso, la materia degli appalti pubblici viene modificata a colpi di urgenza, con interventi episodici, tecnici, talvolta persino contraddittori. L’esperienza del Codice dei contratti – frutto di un lungo lavoro di redazione, confronto tecnico e consultazione pubblica – dovrebbe rappresentare un modello da replicare. E invece, con preoccupante frequenza, si torna a legiferare senza metodo, senza visione, spesso senza chiarezza.

Le modifiche introdotte dall’art. 2 confermano questa tendenza: si agisce su un impianto normativo già in vigore da poco più di un anno, stratificando regole emergenziali, deroghe settoriali e nuove eccezioni che rischiano di minare la coerenza complessiva del sistema.

Conclusioni

Il D.L. n. 73/2025 rappresenta l’ennesimo tassello nella complessa e mutevole disciplina delle infrastrutture pubbliche. Se da un lato introduce misure necessarie per affrontare situazioni urgenti, dall’altro conferma l’urgenza – questa sì strutturale – di recuperare stabilità e metodo normativo nel settore dei contratti pubblici.

Domani un approfondimento dedicato all’art. 9 del nuovo Decreto Legge che riguarda la revisione dei prezzi.

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