Modulistica Salva Casa: il Dossier ANCE

Il documento offre un quadro complessivo delle modifiche apportate in Conferenza Unificata alla modulistica da utilizzare e un riepilogo dell'adeguamento normativo regionale

di Redazione tecnica - 26/05/2025

Dopo l’accordo della Conferenza Unificata dello scorso 27 marzo, ad oggi sono otto le Regioni che hanno recepito e adeguato i moduli unificati e standardizzati alle previsioni del Decreto Salva Casa. Data anche l'eterogeneità del quadro, ANCE ha messo a punto un utile Dossier, contenente le modifiche introdotte alla modulistica nazionale e un quadro dell’adeguamento regionale.

Modulistica Salva Casa: il Dossier ANCE

Come specifica l'Associazione, l’Accordo Regioni-Comuni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'11 aprile 2025, n. 85, non ha introdotto nuovi modelli unificati, ma ha aggiornato quelli già approvati nel 2017.

Le modifiche hanno riguardato i seguenti modelli:

  • Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA);
  • Permesso di costruire;
  • SCIA alternativa al permesso di costruire;
  • Comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA);
  • Scadenze operative.

Le Regioni che ad oggi si sono adeguate sono Basilicata, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Umbria e Sicilia. L’adeguamento della modulistica da parte delle Regioni andava effettuato entro lo scorso 9 maggio, mentre da parte dei Comuni entro il 23 maggio.

 

La modulistica interessata

Il dossier contiene un riepilogo sulle modifiche introdotte nella documentazione in relazione a:

  • PERMESSO DI COSTRUIRE
    • Modulo- Titolare
    • Modulo – Relazione tecnica di asseverazione
    • Quadro riepilogativo della documentazione
  • SCIA
    • Modulo- Titolare
    • Modulo – Relazione tecnica di asseverazione
    • Quadro riepilogativo della documentazione
  • SCIA ALTERNATIVA AL PERMESSO DI COSTRUIRE
    • Modulo- Titolare
    • Modulo – Relazione tecnica di asseverazione
    • Quadro riepilogativo della documentazione
  • CILA
    • Modulo- Dichiarazioni del progettista
    • Modulo – Quadro riepilogativo della documentazione

ANCE segnala che con un successivo Accordo o Intesa, verrà effettuato l’adeguamento della modulistica relativa alla SCIA di agibilità

 

Regioni e Comuni: indicazioni operative

Il documento contiene delle “faq” sull’applicazione della modulistica e sulle modifiche consentite a Regioni e Comuni.

La modulistica unificata si applica alle Regioni a Statuto speciale?

Ricorda ANCE che ai sensi dell’art. 24 comma 2-bis DL 90/2014, richiamato espressamente dal comma 3 dell’art. 1 dell’Accordo, “Le disposizioni sono applicabili nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con le norme dei rispettivi statuti e delle relative norme di attuazione”.

La modulistica nazionale è quindi applicabile alle Regioni a Statuto speciale (convocate presso la Conferenza Unificata) nel rispetto dei relativi Statuti.

Cosa possono modificare le Regioni?

La modulistica unificata, come previsto nelle versioni precedenti, è composta da alcune sezioni “variabili” contrassegnate con il seguente simbolo (*). Solo queste sezioni e le parti espressamente previste possono essere oggetto di modifica e/o integrazione da parte delle Regioni in considerazione delle eventuali specificità normative regionali.

Come specificato nelle istruzioni operative approvate con l’Accordo del 27 marzo 2025 le Regioni devono adattare alle specifiche normative regionali i quadri contrassegnati come variabili (con asterisco), aggiornando la modulistica unica regionale in uso.

Cosa possono modificare i Comuni?

Tenendo conto che obiettivo della standardizzazione della modulistica è limitare la discrezionalità dei Comuni di prevedere all’interno degli stessi obblighi non richiesti da specifiche normative di legge, le Amministrazioni sono tenute ad adeguarsi ai modelli nazionali sulla base delle eventuali integrazioni previste a livello regionale.

 

Cosa succede se la Regione e il Comune non si adeguano?

ANCE ricorda che all’articolo 1, comma 3, l’Accordo richiama l’articolo 24, commi 3 e 4 del DL 90/2014, convertito in Legge 144/2014, che espressamente prevede: 

“Il Governo, le regioni e gli enti locali, in attuazione del principio di leale collaborazione, concludono, in sede di Conferenza unificata, accordi ai sensi dell'articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 o intese ai sensi dell'articolo 8 della legge 5 giugno 2003, n. 131, per adottare, tenendo conto delle specifiche normative regionali, una modulistica unificata e standardizzata su tutto il territorio nazionale per la presentazione alle pubbliche amministrazioni regionali e agli enti locali di istanze, dichiarazioni e segnalazioni con riferimento all'edilizia e all'avvio di attività produttive. Le pubbliche amministrazioni regionali e locali utilizzano i moduli unificati e standardizzati nei termini fissati con i suddetti accordi o intese; i cittadini e le imprese li possono comunque utilizzare decorsi trenta giorni dai medesimi termini”.

Ne deriva che se le Regioni (con le eventuali integrazioni) e il Comune non si adeguano nei termini previsti è data la possibilità a cittadini e imprese di utilizzare gli stessi moduli decorsi ulteriori 30 giorni, ovvero presumibilmente dal 23 giugno 2025.

Non solo: l’Accordo all’articolo 1, comma 4 prevede che “Regioni e Comuni garantiscono la massima diffusione dei moduli”.

Proprio per questo nelle istruzioni operative per l’utilizzo della modulistica è stato specificato che le amministrazioni comunali:

  • hanno l’obbligo di pubblicare sul loro sito istituzionale entro e non oltre il 23 maggio 2025 i moduli unici regionali aggiornati e integrati;
  • l’obbligo è assolto anche attraverso il rinvio tramite link alle piattaforme sulle quali è disponibile la modulistica
  • devono provvedere direttamente per gli eventuali dati che devono essere specificati a livello locale, quali ad esempio gli oneri e i diritti.

 

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