Si terrà a Roma dal 28 al 30 ottobre 2008 il corso di formazione
organizzato da INFORMA dal titolo
Il Testo Unico Ambientale dopo
i decreti correttivi.
Dopo un lungo e tormentato iter, è stato pubblicato il D. Lgs. 16
gennaio 2008, n. 4, ovvero il II decreto correttivo del D. Lgs. 3
aprile 2006, n. 152, cosiddetto
Testo Unico Ambientale.
Il provvedimento segue il I decreto correttivo varato nel 2006 (D.
Lgs. 8 novembre 2006, n. 284), ma è sicuramente quello di maggiore
importanza, interessando i settori dei rifiuti, delle bonifiche,
delle acque di scarico e della VIA-VAS-AIA, prevedendo altresì
numerose scadenze per progetti già autorizzati di utilizzo terre e
rocce da scavo, iscrizioni all'Albo, modifiche agli statuti dei
consorzi che si occupano di imballaggi e attività di recupero di
rottami ferrosi e non.
Il II decreto correttivo contiene importanti innovazioni,
concentrate soprattutto in quattro settori:
- la valutazione di impatto ambientale (VIA) e la valutazione
ambientale strategica (VAS), anche nei loro rapporti con
l'autorizzazione integrata ambientale (AIA);
- la gestione dei rifiuti;
- le bonifiche, con particolare riferimento ai criteri per
l'analisi di rischio e ai nuovi siti di preminente interesse
pubblico per la riconversione industriale (SIP);
- la disciplina delle acque di scarico.
Infine, il correttivo prevede una serie di
nuove e ravvicinate
scadenze, il cui rispetto è in qualche caso indispensabile per
poter proseguire attività già avviate secondo le vecchie norme. Tra
queste, maggiormente significative sono le seguenti:
- entro novanta giorni dall'entrata in vigore, chi sta
realizzando progetti già autorizzati di utilizzo (al di fuori dal
regime dei rifiuti) di terre e rocce da scavo deve, per poterli
completare secondo le vecchie norme, comunicare alle Autorità una
serie di informazioni (art. 2, comma 23, che modifica l'art. 186
del "Codice");
- entro sessanta giorni dall'entrata in vigore, possono avvenire
nuove iscrizioni all'Albo di imprese che operano in regime
"semplificato" (art. 2, comma 30, che modifica l'art. 212, comma 8,
del "Codice");
- entro novanta giorni dall'entrata in vigore, i soggetti che
effettuano quelle attività di recupero di rottami ferrosi e non che
il "codice" considerava escluse dal regime dei rifiuti devono
presentare istanza di autorizzazione (o di iscrizione all'Albo),
per poter proseguire l'attività secondo le vecchie regole sino
all'accoglimento o al rigetto dell'istanza (art. 2, comma 46).
Scopo del corso è quello di cogliere ed approfondire le novità di
maggior rilievo introdotte dal nuovo "correttivo" al T.U.A.,
consentendo agli operatori del settore, agli studiosi ed ai tecnici
di meglio procedere all'applicazione della nuova disciplina
ambientale, così profondamente incisa e riformata dalle norme
entrate in vigore il 13 febbraio 2008.
Destinatari
- Responsabili e addetti al servizio ambiente di piccole, medie e
grandi imprese
- Professionisti e consulenti ambientali
- Tecnici e funzionari delle pubbliche amministrazioni
- Soggetti preposti al rilascio delle autorizzazioni e ai controlli
in materia ambientale
- Operatori del settore ambientale.
Relatori
Avv. Daniele CAMPO
Avvocato in Roma - Esperto tutela ambiente
Prof. Ing. Francesco LOMBARDI
Professore Associato di Ingegneria Sanitaria Ambientale Università
di Roma "Tor Vergata"; Docente di impianti trattamento rifiuti e
gestione degli Impianti Sanitari Ambientali
Dott. Andrea PEGAZZANO
Esperto tutela ambientale, Autorità di Bacino del Fiume Po
Magistrato del Tribunale, esperto nelle tematiche
trattate
Data e orario del corso:
28, 29 e 30 ottobre 2008 dalle ore 9,00 alle ore 18,00
Sede del corso:
INFORMA
Istituto Nazionale per la Formazione Aziendale
Via dell'Acqua Traversa, 187/189
00135 Roma
Quota di partecipazione:
La quota di iscrizione è di Euro 1.700,00 + IVA 20%. Per iscrizioni
pervenute entro 15 giorni dalla data di inizio del corso è prevista
la quota scontata di Euro 1.350,00 + IVA 20%.
Per
ulteriori informazioni il Servizio Clienti è attivo ai
numeri:
tel. 06 33245244 - fax 06 33111043
c.a. D.ssa Francesca Mariani
f.mariani@istitutoinforma.it
© Riproduzione riservata