Ecobonus, Bonus Casa e Superbonus 2025: comunicazioni Enea ancora ferme
Un comunicato di ENEA conferma il blocco dei portali per l’invio delle schede descrittive. I 90 giorni decorrono solo dalla pubblicazione dell’aggiornamento
Siamo alla fine di maggio 2025, e i portali ENEA per l’invio delle comunicazioni obbligatorie legate a Ecobonus, Bonus Casa e Superbonus non sono ancora operativi. Nonostante le scadenze teoriche per la trasmissione dei dati e delle asseverazioni, nessuno può ancora inviare nulla per gli interventi conclusi dal 1° gennaio 2025 in poi.
La conferma arriva da un nuovo comunicato stampa pubblicato da Enea il 27 maggio, secondo il quale l’aggiornamento delle piattaforme è ancora sospeso, in attesa di chiarimenti normativi sulla corretta applicazione della Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024).
Nel frattempo, tecnici e contribuenti non possono procedere con l’invio delle schede descrittive né con le asseverazioni, ma possono almeno tirare un sospiro di sollievo: i 90 giorni non sono ancora partiti.
I tre scenari indicati da ENEA
Il comunicato distingue tre casistiche operative:
- lavori conclusi nel 2024 con spese sostenute nel 2024: la trasmissione è possibile e regolare;
- lavori conclusi nel 2024 ma spese anche nel 2025: si consiglia di attendere l’aggiornamento del portale; i giorni dal 1° gennaio alla pubblicazione non saranno conteggiati nei 90 giorni;
- lavori conclusi nel 2025: il termine per l’invio della scheda decorrerà dalla pubblicazione del portale aggiornato, non dalla data di fine lavori.
A rallentare l’aggiornamento delle piattaforme sono soprattutto i dubbi applicativi sulle novità introdotte dalla manovra 2025:
- il nuovo limite legato al diritto reale sull’immobile per accedere alla detrazione piena (50%);
- il divieto di detrazione per impianti a combustibili fossili;
- il calcolo delle detrazioni per contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro, secondo un sistema che tiene conto del reddito e della composizione del nucleo familiare.
Senza chiarimenti ufficiali, diventa impossibile gestire correttamente i dati da inserire nelle schede descrittive, che costituiscono parte integrante della procedura di detrazione.
La Cassazione esclude la decadenza automatica per comunicazioni tardive
In questo contesto, la recente giurisprudenza della Corte di Cassazione offre un punto fermo. Con le ordinanze del 10 maggio 2025, n. 12422 e n. 12426, la Suprema Corte ha ribadito un principio già affermato: la trasmissione tardiva all’ENEA non comporta la decadenza dal diritto alla detrazione fiscale, in assenza di una norma che lo preveda espressamente.
Secondo i giudici:
- la comunicazione ha funzione informativa e statistica, non costitutiva;
- in mancanza di una previsione normativa espressa, il ritardo non può far venir meno il diritto all’agevolazione;
- ciò che conta è la prova dell’intervento, delle spese e della loro conformità tecnica.
Una posizione già sostenuta in precedenti pronunce (Cass. 7657/2024, 19309/2024, 8019/2025), che rafforza un orientamento garantista e coerente con il principio di effettività del beneficio fiscale.
Conclusioni
Il quadro normativo e applicativo resta incerto, ma alcuni punti sono ormai chiari:
- i portali ENEA sono ancora bloccati, ed è inutile tentare trasmissioni anticipate;
- i 90 giorni decorrono solo dalla pubblicazione dell’aggiornamento, che va monitorato sulla bacheca ufficiale ENEA;
- nessuna decadenza automatica è possibile per ora, in assenza di norma espressa e grazie alla giurisprudenza consolidata.
Per i tecnici, la raccomandazione è una sola: attenzione sì, panico no. Conservare tutta la documentazione tecnica ed economica, attendere l’apertura dei portali, e inviare entro i termini che saranno resi noti.
Un altro esempio in cui la sostanza degli interventi deve prevalere sulla forma degli adempimenti. E un’occasione per ribadire, ancora una volta, quanto sia necessaria una riforma organica del sistema delle detrazioni, capace di garantire certezza del diritto e operatività semplificata.