Borse di studio Inarcassa 2025: fino a 6.000 euro per la formazione degli ingegneri e architetti under 35
Pubblicato il bando Inarcassa per ingegneri e architetti under 35: requisiti, modalità di domanda e criteri di assegnazione
Come sostenere l’aggiornamento professionale dei giovani ingegneri e architetti italiani? Quali spese è possibile recuperare? E con quali criteri verranno selezionati i beneficiari?
Domande più che lecite, alle quali risponde il nuovo bando 2025 di Inarcassa per l’assegnazione di borse di studio dedicate agli under 35, già disponibile sul sito della Cassa di previdenza per Architetti e Ingegneri liberi professionisti. Si tratta di una misura significativa nell’ambito delle iniziative di supporto ai giovani professionisti, in linea con quanto previsto dagli art. 39 e 40 del Regolamento Generale Assistenza.
Il bando: finalità, destinatari e importo massimo erogabile
L’iniziativa — deliberata dal Consiglio di Amministrazione con stanziamento massimo di 120.000 euro — consente di ottenere un rimborso fino a 6.000 euro per spese sostenute nella frequenza di:
- corsi universitari specialistici;
- corsi post-lauream;
- dottorati di ricerca;
- master universitari.
Il tutto riferito all’anno accademico 2023/2024 e a corsi offerti da enti accreditati dal MUR, anche eventualmente all’estero.
Chi può partecipare: i requisiti da rispettare
Per presentare domanda è necessario che, alla data di presentazione:
- il richiedente sia iscritto a Inarcassa o abbia un procedimento di iscrizione in corso;
- non abbia superato il 35° anno di età nell’anno di pubblicazione del bando;
- sia in regola con gli adempimenti contributivi e dichiarativi verso Inarcassa (con l’esclusione del pagamento della contribuzione minima corrente);
- sia in possesso di una certificazione ISEE 2025 non superiore a 36.600 euro;
- non abbia già ricevuto borse o contributi per lo stesso percorso formativo.
Non sono ammessi professionisti che abbiano compiuto i 36 anni nel 2025, né coloro che abbiano fruito di altri finanziamenti per il medesimo corso.
Documentazione richiesta e modalità di invio
La domanda va presentata via PEC (protocollo@pec.inarcassa.org) entro il 31 luglio 2025, esclusivamente utilizzando l’apposito modulo pubblicato online.
Alla domanda vanno allegati, a pena di inammissibilità:
- autocertificazione o certificato attestante la frequenza (o il titolo conseguito);
- certificazione ISEE aggiornata;
- ricevuta di pagamento delle spese sostenute;
- documento d’identità valido.
Se il corso è stato frequentato presso un’università extra UE, è necessario presentare il certificato ufficiale rilasciato dall’istituzione.
Graduatoria: come verranno selezionati i beneficiari
La graduatoria sarà formata in base al valore ISEE crescente: precedenza ai richiedenti con ISEE più basso. In caso di parità:
- prevarrà il richiedente di età minore;
- a parità di età, verrà considerata la maggiore anzianità di iscrizione a Inarcassa.
Inarcassa si riserva inoltre di redistribuire eventuali fondi residui in modo proporzionale alle spese sostenute dai partecipanti ammessi.
Un'opportunità concreta, ma attenzione ai dettagli
Il bando rappresenta senza dubbio un supporto prezioso per i giovani ingegneri e architetti che investono nella propria formazione specialistica. Allo stesso tempo, è importante:
- controllare con attenzione i requisiti: la soglia ISEE, la regolarità contributiva, l’età massima e la non cumulabilità con altri benefici sono vincoli rigorosi;
- preparare per tempo tutta la documentazione necessaria;
- rispettare il termine di scadenza del 31 luglio 2025.
Conclusioni
Per gli iscritti under 35 che hanno investito — o stanno investendo — in percorsi di alta formazione, vale senz’altro la pena valutare la presentazione della domanda.
Tre consigli pratici:
- verificare tempestivamente il possesso dei requisiti (compreso l’ISEE);
- raccogliere con anticipo i documenti da allegare;
- inviare la domanda via PEC evitando l’ultimo minuto.
Si ricorda infine che la pubblicazione della graduatoria sarà accompagnata da controlli, anche a campione, sulla veridicità delle autocertificazioni. In caso di dichiarazioni non veritiere, il contributo sarà revocato e dovrà essere restituito.