Sviluppo sostenibile, fonti rinnovabili, energia nucleare,
quartieri ecologici e fiscalità ambientale. Questi i principali
contenuti della lettera inviata dal
Ministro Prestigiacomo
alla Commissione Ambiente della Camera, mediante la quale il
Ministro ha messo in evidenza le linee guida che dell'attuale
Governo sul tema dell'ambiente.
In particolare, il Ministro Prestigiacomo ha sollevato la questione
ambientale partendo dal presupposto riconosciuto da tutti di uno
sviluppo che deve essere sostenibile e che per essere attuato
necessita di un cambiamento culturale da parte di tutti, a partire
da un ambientalismo non ostativo ma che pone paletti e indica
priorità e percorsi virtuosi. Per fare questo, è necessario
scegliere le fonti rinnovabili, non più come opzione ma come reale
necessità. Ma la Prestigiacomo è andata oltre, ponendo l'accento
sul potenziamento della produzione delle materie prime e delle
tecnologie utili per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, che
porterebbe oltre che un aumento dell'energia da fonti alternative
(con la conseguente riduzione della dipendenza
dall'approvvigionamento estero) anche uno sviluppo di un comparto
che creerebbe posti di lavoro e gioverebbe dal punto di vista
economico.
Per quanto riguarda l'
energia nucleare, la posizione del
nuovo Governo è oramai chiara a tutti: si va avanti con il progetto
di potenziare questo settore. Il Ministro ha ricordato che in
Germania il 30 per cento dell'energia è prodotta tramite nucleare,
in Francia ben 85 per cento della produzione di energia proviene
dal nucleare e l'Inghilterra, che ha giacimenti di petrolio nel
mare del nord e miniere di carbone, si affida al nucleare per il
20%.
Tornando sul tema dello sviluppo sostenibile, il Ministro ha
effettuato una marcata distinzione tra crescita e sviluppo,
indicando in quest'ultimo il cammino dello sviluppo futuro. Come
affermato nella lettera :
"Il punto essenziale, sul piano della
politica del diritto è che il diritto ambientale è impostato su
un'ottica che privilegia cosidetto command and control, sul
prescrivi e controlla, e non riesce invece ad incidere sul mondo
economico orientandone le scelte complessive. La crescita che non
contabilizza i costi ambientali, la rincorsa del PIL senza tenere
conto degli effetti secondari della produzione, si traduce in una
crescita di corto respiro perché costruisce, bruciando le proprie
risorse ad esaurimento, il proprio declino.
Ed ancora:
"Il punto fondamentale è iniziare a spostare
gradualmente la tassazione dai redditi dei cittadini alle condotte
dannose per l'ambiente, nell'invarianza della pressione fiscale
complessiva. Solo in questo modo privati e imprese, potranno
effettuare le loro scelte orientandole gradualmente verso
comportamenti ambientalmente più virtuosi.
Per quanto concerne la questione Kioto, la Prestigiacomo ha
sottolineato come l'Italia sia ben lontana dagli impegni presi, ma
anche che il potenziale di riduzione delle emissioni serra dei
diversi Paesi è stato il risultato di un accordo politico che ha
finito per penalizzare il nostro Paese rispetto ad altri che
avevano un carico inquinante maggiore. Alla luce questo l'impegno
del Governo sarà indirizzato affinché le quote di riduzione per il
periodo 2012-2020 siano definite con criteri più equi e meno
penalizzanti per il nostro sistema economico, affiancando comunque
una politica di incentivi a sostegno delle energie rinnovabili, dal
solare al geotermico, dall'eolico alle biomasse, dal riciclo dei
rifiuti all'idroelettrico, favorendo l'utilizzazione delle nuove
tecnologie per la cattura e lo stoccaggio della anidride carbonica
(i cosiddetti CCS).
Significativa, inoltre, la proposta di utilizzare, come già
successo nel quartiere di Vauban di Friburgo e come stanno tentando
di fare in alcuni centri d'Italia, le aree militari dismesse o da
dimettere, al fine di creare dei quartieri ecologici. Chiaramente
sarà fondamentale il rapporto tra il Governo e le istituzioni
locali, che dovranno collaborare e condividere in pieno
obiettivi.
Al di là dell'emergenza campana, il Ministro Prestigiacomo ha visto
come priorità assoluta la promozione degli interventi finalizzati
alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti
attraverso:
- sistemi efficaci di incentivazione della raccolta differenziata
per il recupero della materia e dell'energia;
- sostegno alle Regioni per l'approvazione di piani regionali per
la gestione del ciclo dei rifiuti con particolare riferimento alla
termovalorizzazione nonchè alla previsione di sistemi di
monitoraggio e controllo per una tracciabilità dei flussi di
gestione di tutte le tipologie di rifiuti;
- promozione di atteggiamenti responsabili delle imprese e dei
cittadini;
- contrasto al traffico illegale dei rifiuti e alle
ecomafie.
Infine, da segnalare il tema della fiscalità ambientale che abbiano
come modello la riduzione delle imposte per chi risparmia energia e
non inquina e, al contrario, aumenti l'imposizione nei confronti di
chi non risparmia energia e inquina. L'obiettivo delle misure
fiscali del Governo sarà quello di valorizzare l'ambiente come bene
economico, favorendo lo sviluppo delle imprese che si specializzano
nella difesa dell'ambiente attraverso la costruzione degli impianti
di termovalorizzazione, la realizzazione degli impianti di
depurazione delle acque,la produzione di energie rinnovabili, etc.
Secondo la logica del fare ambiente, quindi, la protezione e la
salvaguardia ambientale potranno diventare settori di attrazione di
risorse per investimenti e occupazione, con tutti i vantaggi che ne
derivano in termini di creazione di posti di lavoro e di rilancio
del turismo.
© Riproduzione riservata