Docfa 4.00.5: tutte le novità del nuovo software per l’aggiornamento catastale

L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato il software Docfa: nuove causali, controlli bloccanti e destinazioni d’uso per la categoria E/1. Ecco cosa cambia.

di Redazione tecnica - 19/06/2025

È disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate la nuova versione del software Docfa 4.00.5, strumento indispensabile per la compilazione e trasmissione degli atti tecnici di aggiornamento del catasto fabbricati.

L’aggiornamento introduce importanti novità operative per i professionisti incaricati di predisporre accatastamenti e variazioni, in particolare per la revisione del classamento delle unità riconducibili alla categoria catastale E/1. Il nuovo rilascio si inserisce nel processo di allineamento normativo con la Legge di Bilancio 2018 (Legge n. 205/2017) e prevede specifici adeguamenti tecnici e controlli automatici volti a garantire la coerenza dei dati inseriti rispetto alle disposizioni di legge.

Cos’è il Docfa e a cosa serve

Il Docfa (Documenti Catasto Fabbricati) è il software sviluppato dall’Agenzia delle Entrate per la redazione degli atti tecnici di aggiornamento del catasto edilizio urbano. Tramite questa procedura, il professionista abilitato (ingegnere, architetto, geometra, perito, agrotecnico) può:

  • dichiarare nuove costruzioni (accatastamenti);
  • comunicare variazioni dello stato di fatto di immobili esistenti;
  • proporre il classamento e determinare la rendita catastale;
  • allegare planimetrie raster o vettoriali;
  • compilare modelli tecnici in formato digitale (Modello D, 1N, 2N, ecc.).

Tutti i documenti prodotti sono firmabili digitalmente e trasmissibili attraverso il portale Sister, nel rispetto delle norme sulla conservazione elettronica dei documenti catastali.

Le novità introdotte dalla versione Docfa 4.00.5

Con il rilascio della nuova versione 4.00.5, il software è stato aggiornato per recepire le disposizioni dei commi 578 e 579 dell’art. 1 della Legge n. 205/2017, con particolare riferimento agli immobili ricadenti nella categoria catastale E/1 – Stazioni per servizi di trasporto terrestri, marittimi e aerei.

Tra le principali novità vi è l’introduzione della nuova tipologia di documento da utilizzare per le dichiarazioni di variazione: “Dichiarazione resa ai sensi dell’art. 1, comma 579, L. n. 205/2017”.

Questa causale deve essere selezionata in caso di revisione del classamento per le unità immobiliari già censite che rispettano i requisiti previsti dal comma 578 della stessa legge. In particolare, riguarda immobili a destinazione logistica, doganale e portuale che possono essere inquadrati nella categoria E/1.

Sono state aggiornate le tabelle di correlazione tra categorie catastali dei gruppi D ed E e le destinazioni d’uso. Con la versione 4.00.5, sono state introdotte tre nuove destinazioni compatibili con la categoria E/1:

  • 1811 – Banchine e aree scoperte dei porti di rilevanza economica nazionale e internazionale
  • 1812 – Depositi portuali funzionali ai servizi di movimentazione e trasporto
  • 1813 – Depositi doganali portuali

Queste nuove codifiche consentono una classificazione più puntuale di immobili già funzionalmente adibiti al trasporto e alla logistica portuale, migliorando la coerenza tra realtà d’uso e classificazione catastale.

Controlli bloccanti e messaggi informativi guidati

Il nuovo Docfa 4.00.5 implementa un sistema di controllo formale avanzato, con:

  • messaggi informativi in fase di compilazione;
  • controlli bloccanti per impedire l’invio in presenza di incongruenze o dati non conformi;

diventando così uno strumento proattivo che aiuta il tecnico a prevenire errori e a rispettare le disposizioni normative vigenti, in particolare per gli immobili oggetto della disciplina di cui ai commi 578 e 579 della L. 205/2017.

Conclusioni

La nuova versione Docfa 4.00.5 rappresenta un aggiornamento tecnico puntuale, ma essenziale per chi si occupa professionalmente di aggiornamenti catastali. In sintesi:

  • è obbligatorio l’uso della nuova versione per accedere alle nuove funzionalità;
  • occorre selezionare correttamente la causale dedicata alle dichiarazioni ex art. 1, comma 579, L. 205/2017;
  • le tre nuove destinazioni d’uso devono essere utilizzate per gli immobili E/1 corrispondenti;
  • i controlli automatici supportano l’attività tecnica, ma impongono maggiore attenzione nella compilazione.

Come sempre, si raccomanda ai professionisti di consultare periodicamente il portale dell’Agenzia delle Entrate per verificare aggiornamenti degli archivi, nuove versioni o eventuali istruzioni operative.

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