In relazione alle recenti notizie di stampa riguardanti il settore
autostradale, l'Autorità, a seguito di numerose audizioni con
l'ANAS e Società Autostrade per l'Italia, ha effettuato una
approfondita e dettagliata istruttoria, in relazione alla
convenzione unica, approvata con legge n. 101/2008, dalla quale è
emerso che:
- il nuovo meccanismo tariffario che prevede il recupero a fine
di ciascun anno del 70% dell'inflazione reale comporta in realtà un
risparmio in termini tariffari del 6% a fine quinquennio di
regolazione. La vecchia convenzione di Autostrade, infatti,
prevedeva il recupero a fine anno dell'inflazione programmata e a
fine quinquennio il recupero del 100% dell'inflazione reale oltre
agli interessi sulla parte non corrisposta. Tale meccanismo è
peraltro in linea con i maggiori paesi europei nei quali è previsto
il recupero annuale dell'inflazione reale anche fino alla misura
del 100% (Francia: 70%; Portogallo: 90%; Spagna: 100%).
- per quanto riguarda i nuovi interventi, questi erano già
previsti nel IV atto aggiuntivo già approvato nel 2004. In ogni
caso gli investimenti riguardano per lo più terze e quarte corsie
la cui costruzione non può che essere affidata allo stesso
concessionario, come tra l'altro previsto dal Codice dei contratti
nei casi in cui non è possibile separare tecnicamente ed
economicamente nuovi lavori rispetto a quelli oggetto di precedente
contratto. Il prolungamento autostradale cosiddetto "Passante di
Bologna" non rientra negli investimenti previsti nella nuova
convenzione di Società Autostrade anche se il Ministero delle
Infrastrutture ha correttamente richiesto, in via preventiva, alla
Commissione Europea un parere sulla possibilità di inserire tale
opera nel piano degli investimenti di detta società.
- in merito poi all'eventuale extragettito dovuto ad una
sottostima dei livelli di traffico la convenzione ne prevede
l'accantonamento nella misura del 75% in uno specifico fondo
destinato al finanziamento di nuovi investimenti, mentre era prima
previsto il totale incameramento da parte della società.
- per i mancati investimenti la nuova convenzione prevede in modo
innovativo l'accantonamento del beneficio finanziario in
un'apposita riserva di patrimonio fino al completamento dei
lavori.
- sono previste altresì penali intermedie, prima della revoca
della convenzione già prevista ma di difficile attuazione, in caso
di inadempimento.
Questa Autorità aveva già avuto modo di segnalare a Governo e
Parlamento la necessità di intervenire nella materia con
particolare riferimento all'attuazione dei mancati investimenti,
previsti nei piani economico-finanziari, ed alla revisione dei
meccanismi tariffari.
Fonte: Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di
lavori , servizi e forniture
© Riproduzione riservata