IN FORTE AUMENTO IL PREZZO DEL FERRO

15/07/2008

Allarme rosso da parte dell’Associazione Nazionale costruttori edili (Ance) per gli aumenti dei materiali da costruzione ed in particolare del ferro per cemento armato che negli ultime sei mesi è più che raddoppiato.
Secondo le quotazioni riportate nel listino dei prezzi della Camera di Commercio di Brescia, il prezzo medio del ferro tondo per cemento armato tra il 3 dicembre 2007 ed il 16 giugno 2008 è aumentato del 108,7% mentre l’aumento dal 2004 al giugno del 2008 è stato del 101,9%.

In allegato alla presente news una nota dell’Ance in cui viene precisato che la nuova impennata del prezzo del ferro sta mettendo in serie difficoltà le imprese impegnate nei lavori pubblici per l’insostenibile maggiore onerosità dei contratti.
Ma gli aumenti non si fermano al ferro ed anche altri materiali come il bitume stradale nei primi quattro mesi del 2008, risulta aumentato del 24,9% rispetto allo stesso periodo del 2007 e complessivamente dal 2004 al primo quadrimestre del 2008 il prezzo del bitume stradale è cresciuto del 66%.

Ovviamente a queste considerazioni l’Ance fa seguito con la richiesta dell’individuazione di un meccanismo che permetta di adeguare i prezzi dei materiali da costruzione e degli altri fattori della produzione (manodopera, trasporti e noli) in modo certo e rapido quando le variazioni di prezzo superano una determinata alea; in pratica l’Ance richiede il ritorno alla revisione dei prezzi, utilizzata sino al 1994 nelle opere pubbliche per mezzo dell’articolo 33 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 abrogata dall’articolo 26 della legge n. 109/1994.

Anche l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture, con un comunicato stampa del 10 luglio scorso è intervenuta sul problema sollevato dall’Ance disponendo l’avvio di un’indagine conoscitiva per valutare le problematiche derivanti, nel mercato delle opere pubbliche, dalla lievitazione dei prezzi di talune materie prime; nel comunicato stampa viene precisato che l’indagine sarà svolta anche mediante l’audizione degli operatori del settore, fissata per il 24 luglio prossimo ed all’esito della stessa sarà valutata l’opportunità di una segnalazione al Governo ed al Parlamento che potrà, successivamente, procedere anche alla predisposizione di norme che possano, in qualche modo, risolvere o mitigare il problema riscontrato.

A cura di Paolo Oreto


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