Allarme rosso da parte dell’
Associazione Nazionale costruttori
edili (Ance) per gli
aumenti dei materiali da
costruzione ed in particolare del
ferro per cemento
armato che negli ultime sei mesi è più che raddoppiato.
Secondo le quotazioni riportate nel listino dei prezzi della Camera
di Commercio di Brescia, il prezzo medio del
ferro tondo per
cemento armato tra il 3 dicembre 2007 ed il 16 giugno 2008 è
aumentato del 108,7% mentre l’aumento dal 2004 al giugno del
2008 è stato del 101,9%.
In allegato alla presente news una
nota dell’Ance in cui
viene precisato che la nuova impennata del prezzo del ferro sta
mettendo in serie difficoltà le imprese impegnate nei lavori
pubblici per l’insostenibile maggiore onerosità dei contratti.
Ma gli aumenti non si fermano al ferro ed
anche altri materiali
come il bitume stradale nei primi quattro mesi del 2008,
risulta aumentato del 24,9% rispetto allo stesso periodo del
2007 e complessivamente dal 2004 al primo quadrimestre del 2008 il
prezzo del bitume stradale è cresciuto del 66%.
Ovviamente a queste considerazioni l’Ance fa seguito con la
richiesta dell’individuazione di un meccanismo che permetta di
adeguare i prezzi dei materiali da costruzione e degli altri
fattori della produzione (manodopera, trasporti e noli) in modo
certo e rapido quando le variazioni di prezzo superano una
determinata alea; in pratica l’Ance richiede il
ritorno alla
revisione dei prezzi, utilizzata sino al 1994 nelle opere
pubbliche per mezzo dell’articolo 33 della legge 28 febbraio 1986,
n. 41 abrogata dall’articolo 26 della legge n. 109/1994.
Anche l’
Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori
servizi e forniture, con un comunicato stampa del 10 luglio
scorso
è intervenuta sul problema sollevato dall’Ance
disponendo l’avvio di un’
indagine conoscitiva per valutare
le problematiche derivanti, nel mercato delle opere pubbliche,
dalla lievitazione dei prezzi di talune materie prime; nel
comunicato stampa viene precisato che l’indagine sarà svolta anche
mediante l’
audizione degli operatori del settore, fissata
per il 24 luglio prossimo ed all’esito della stessa sarà valutata
l’opportunità di una
segnalazione al Governo ed al
Parlamento che potrà, successivamente, procedere anche alla
predisposizione di norme che possano, in qualche modo, risolvere o
mitigare il problema riscontrato.
© Riproduzione riservata