In Abruzzo anche i Tribunali delle Acque, sul solco tracciato dalla
Corte Costituzionale e dei Tribunali Amministrativi Regionali
iniziano a stigmatizzare la prassi delle “moratorie”. Con tre
separate ordinanze cautelari pronunciate il 17 luglio scorso, il
Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, ha sospeso l’efficacia
di provvedimenti con cui gli uffici regionali abruzzesi hanno
dichiarato l’improcedibilità di domande di concessioni di
derivazione, per effetto della moratoria disposta con legge
regionale n. 17/2007.
Il Tribunale delle Acque ha incidentalmente affermato che “la
sospensione generalizzata, disposta dalla legge regionale Abruzzo
n. 17 del 2007, del rilascio di nuove concessioni suscita
perplessità sotto il profilo della congruità e della
proporzionalità”, precisando, inoltre, che “la sospensione ad
nutum non è compatibile con la certezza delle situazioni
giuridiche”.
“Finalmente registriamo in Abruzzo un barlume di buonsenso
giuridico su un settore, quello della produzione di energia da
fonte rinnovabile idroelettrica – è questo il commento alle
ordinanze del Tribunale delle Acque di Marco Pigni
– direttore APER - che avrebbe anche in tale Regione ancora un
notevole potenziale di utilizzo, nella piena compatibilità
territoriale ed ambientale, ma che finora è stato ingiustamente e
fortemente penalizzato e nei fatti bloccato (come del resto in
molte altre regioni)”.
Fondata nel 1987, APER è l’associazione che riunisce a rappresenta
i produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili, tutelandone
gli interessi a livello nazionale e internazionale. Un’attività che
si traduce da una parte con l’assistenza e il supporto tecnico e
normativo necessario alla realizzazione e gestione degli impianti e
alla commercializzazione dell’energia elettrica prodotta, e
dall’altra in azioni di promozione mirate a favorire la formazione
e la diffusione di una cultura della sostenibilità ambientale e
delle Fonti Rinnovabili, attraverso l’organizzazione di un fitto
calendario di corsi, convegni e fiere Attualmente APER conta più di
250 associati, oltre 400 impianti per un totale di circa 2000 MW di
potenza elettrica installata che utilizza il soffio del vento, la
forza dell’acqua, i raggi del sole e la vitalità della natura per
produrre 7 miliardi di KWh all’anno a cui corrisponde una riduzione
di emissioni di CO2 di oltre 5 milioni di tonnellate annue.
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Camilla Clavarino
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