Dal gennaio 2005 ad oggi in Italia sono state risparmiate 2 milioni
di tonnellate equivalenti di petrolio (tep), grazie alla migliore
efficienza energetica ottenuta con l'utilizzo di uno strumento di
mercato: il meccanismo dei certificati bianchi. Secondo le stime
dell'Autorità per l'energia, i risparmi equivalgono al consumo
domestico annuo di una città con 2,7 milioni di abitanti e alla
produzione di tre centrali termoelettriche di media grandezza (per
una potenza totale di 1100 MW circa), permettendo di evitare
l'emissione di circa 5,3 milioni di tonnellate di anidride
carbonica.
E' quanto emerge dalla verifica sul raggiungimento degli obiettivi
di efficienza energetica fissati dal legislatore per l'anno 2007,
terzo anno di funzionamento del sistema dei Titoli di efficienza
energetica negoziabili (TEE o certificati bianchi), per promuovere
l'utilizzo sempre più razionale dell'energia. I risparmi
certificati, sono stati superiori di circa l'80% a quelli assegnati
complessivamente ai distributori energia elettrica e di gas
naturale soggetti agli obblighi di risparmio energetico.
Dal punto di vista del bilancio complessivo per il Paese, il
meccanismo dei titoli di efficienza energetica, inoltre, continua a
confermare la propria efficacia, poiché i costi sostenuti per la
realizzazione degli interventi e per la gestione amministrativa
vengono ampiamente superati dai benefici ottenuti: a fronte dei
circa 110 milioni di euro fino ad oggi erogati a sostegno del
meccanismo e finanziati attraverso un marginale prelievo dalle
tariffe elettriche e del gas, si stima che i benefici ottenuti - in
termini di mancata spesa energetica per i consumatori presso i
quali sono stati realizzati gli interventi - siano stati tra 12 e
15 volte superiori. A questo beneficio "diretto" si sommano gli
altri benefici di natura collettiva associati al risparmio
energetico (es.: contenimento dell'inquinamento associato alla
produzione e al consumo di energia, riduzione della dipendenza
energetica dall'estero, sviluppo del settore dei prodotti e dei
servizi energetici).
I risultati nel dettaglio
I 2 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (tep) di risparmi
certificati dall'avvio del meccanismo all'inizio di luglio sono
stati conseguiti, per il 77% attraverso la diffusione di tecnologie
efficienti negli usi elettrici, per il 19% circa attraverso la
diffusione di tecnologie efficienti negli usi di gas e per il
restante 4% circa attraverso la diffusione tecnologie efficienti
negli usi di combustibili solidi e liquidi. Come detto, è una quota
superiore di circa l'80% rispetto all'obiettivo complessivamente
assegnato ai distributori obbligati per i primi tre anni di
attuazione del meccanismo (circa 1,1 milioni di tep) e consente il
rispetto anche dei vincoli previsti dalla normativa relativamente
alla tipologia di interventi da realizzare (almeno la metà degli
obiettivi assegnati devono essere conseguiti attraverso riduzioni
dei consumi di energia elettrica e di gas naturale).
Il surplus di risparmi energetici certificati rispetto agli
obiettivi assegnati potrà essere utilizzato per facilitare il
raggiungimento degli obiettivi per i prossimi anni. I miglioramenti
di efficienza sono stati conseguiti attraverso:
- interventi sui consumi elettrici nel settore domestico (es.:
illuminazione, scalda-acqua elettrici, elettrodomestici, pompe di
calore, sistemi di condizionamento): 60%;
- interventi sui consumi per riscaldamento nell'edilizia civile e
terziaria (es.: caldaie e scaldacqua ad alta efficienza, isolamenti
termici degli edifici, solare termico per la produzione di acqua
calda sanitaria): 21% circa;
- interventi di miglioramento dell'efficienza energetica degli
impianti di illuminazione pubblica: 7% circa;
- interventi su sistemi di generazione e distribuzione di vettori
energetici in ambito civile (es. interventi sui sistemi di
decompressione del gas, cogenerazione, teleriscaldamento): 6%
circa;
- interventi di varia natura nel settore industriale (es.:
sistemi di cogenerazione, motori ad alta efficienza, installazione
di inverter, gestione calore): 6% circa.
A seguito alle certificazioni, l'Autorità ha autorizzato il Gestore
del Mercato Elettrico (GME) all'emissione di titoli di efficienza
energetica equivalenti, in volume, ai risparmi certificati. I
titoli hanno potuto essere negoziati nell'ambito delle sessioni del
mercato dei TEE, organizzate periodicamente dal GME sulla base di
regole stabilite dal Ministero dello Sviluppo economico e
dall'Autorità, o tramite la contrattazione bilaterale.
Il ruolo delle società di servizi energetici
Uno degli obiettivi del meccanismo dei certificati bianchi è quello
di promuovere lo sviluppo del mercato dei servizi energetici. A
questo fine si prevede che i fornitori di servizi energetici (tra
le quali le cosiddette società di servizi energetici o "ESCo")
possano effettuare interventi di risparmio presso i consumatori
finali, ottenere titoli di efficienza energetica a fronte dei
risparmi conseguiti e venderli ai distributori soggetti agli
obblighi di risparmio.
Anche da questo punto di vista il meccanismo ha dimostrato di
funzionare. Il contributo delle società di servizi energetici è
stato infatti fino ad oggi determinante al funzionamento del
sistema: il 77% dei titoli di cui l'Autorità ha autorizzato
l'emissione è stato emesso a favore di società di servizi
energetici accreditate presso la stessa Autorità sulla base dei
criteri e delle procedure definiti.
L'andamento dei prezzi e gli interventi
normativi-regolatori
Nel corso degli ultimi 13 mesi - da fine maggio 2007 a fine giugno
2008 - il prezzo medio di scambio dei titoli nel mercato
organizzato è cresciuto dell'80%, rendendo così ancor più
profittevoli gli interventi di miglioramento dell'efficienza
energetica valorizzati con il rilascio dei titoli di efficienza
energetica.
Alla base di questo forte incremento, gli interventi normativi e
regolatori di aggiornamento e revisione del meccanismo introdotti
dal Governo e dall'Autorità; tra i primi rientrano l'incremento
degli obiettivi già previsti per gli anni 2008 e 2009, la
fissazione di nuovi obiettivi per il triennio 2010-2012 e il
potenziamento del meccanismo sanzionatorio. Tra gli interventi
regolatori dell'Autorità, l'aggiornamento dei metodi di
quantificazione dei risparmi energetici conseguiti dagli interventi
ammessi a beneficiare degli incentivi e il potenziamento
dell'attività di vigilanza sui progetti, attuata con la
collaborazione dell'Enea e della Guardia di Finanzia.
Fonte: Autorità per l'energia elettrica e il gas
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