Il 2 settembre la
Provincia di Milano ha sottoscritto due
accordi con le Organizzazioni sindacali confederali CGIL, CISL e
UIL e di categoria Fillea-CGIL, Filca-CISL e Feneal-Uil e
Assimpredil Ance, relativi alla sicurezza nei cantieri e al
contrasto del lavoro nero.
La nuova arma scelta dalla
Provincia di Milano per la
lotta al lavoro nero e agli incidenti nei cantieri si chiama
tecnologia. Con un accordo firmato viene introdotto, infatti,
un
badge (magnetico di riconoscimento per appalti superiori al
milione e mezzo di euro, elettronico per quelli superiori ad un
importo di dieci milioni) per i lavoratori: un dispositivo che
permetterà non solo di certificare l'identità dell'operaio, la
sua impresa di appartenenza e la sede del cantiere, ma anche di
attestarne la presenza sul lavoro in un dato momento.
I due protocolli si occupano di:
- informazione sui programmi delle opere. In quest’ambito è
prevista una programmazione anticipata delle opere per permettere
alle parti sociali di definire impegni e modelli sul tema della
sicurezza e della salute negli ambienti di lavoro;
- Z
- assegnazione degli appalti superiori a 1,5 milioni di euro. Gli
accordi prevedono che tutte le gare per questi appalti siano svolte
sulla base dei criteri dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Questo significa che nella valutazione delle offerte il 30% del
punteggio assegnato a ciascuna impresa sia riservato alla
valorizzazione di quelle proposte migliorative che interverranno
sulla sicurezza e sull’affidabilità industriale e finanziaria
dell’impresa. In particolare saranno presi in considerazione la
sicurezza nei cantieri, la gestione ambientale dei cantieri stessi
e il possesso di un organico minimo dell’azienda;
- tecnologie per la salute e la sicurezza. In merito a questo
aspetto si è voluto definire un progetto che permetta di inserire
nei capitolati di gara, oltre all’impegno ad utilizzare tecnologie
innovative che riducano e prevengano i rischi di incidenti,
l’obbligo di indossare un badge di riconoscimento. In particolare
nei cantieri della Provincia di Milano (via Soderini e Monza)
partirà immediatamente un progetto sperimentale basato su un
sistema di monitoraggio elettronico a supporto e tutela della
sicurezza;
- comitati per la sicurezza. In ogni cantiere il cui appalto
superi gli 1,5 milioni di euro dovranno essere costituiti comitati
per la sicurezza composti da rappresentanti dell’impresa, dei
lavoratori e delle associazioni di categoria;
- estensioni. La Provincia di Milano si impegna a far adottare
alle società ed enti da essa controllati i contenuti degli accordi
sottoscritti.
I due documenti sono stati consegnati al Prefetto di Milano,
Gian Valerio Lombardi perché convochi le istituzioni locali
e le parti sociali al fine di rivedere, alla luce dei contenuti
degli accordi promossi dalla Provincia, i protocolli sottoscritti
in Prefettura in materia di sicurezza sul lavoro nel dicembre 2003
e nell’ottobre 2004. Questi impegni assumono una particolare
importanza in vista dello sviluppo delle attività edilizie che
saranno attivate per l’EXPO. La Provincia di Milano, infine,
convocherà tutti i comuni dell’area metropolitana milanese per
presentare l’accordo e favorirne il recepimento da parte delle
singole amministrazioni comunali. Con questi atti, applicati
immediatamente nei propri cantieri, la Provincia di Milano quale
stazione appaltante, rovescia il concetto di sicurezza intesa come
costo, in sicurezza intesa come investimento. Questo nella
direzione - si potrebbe dire - di ricercare “la tolleranza zero”
nei confronti del lavoro nero e, contemporaneamente, la
“prevenzione mille” in relazione agli infortuni. Inoltre, questi
protocolli possono rappresentare una nuova linea di condotta
offerta dalla Provincia anche per i cantieri dell’EXPO.
Fonte:
www.provincia.milano.it
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