Il TAR Sardegna, con la sentenza n. 271 del 2 marzo scorso, ha
stabilito che è illegittima l’aggiudicazione di u appalto disposta
in favore di un’impresa priva del requisito della regolarità
contributiva che abbia, nel frattempo regolarizzato la sua
posizione.
La sentenza del TAR si riferisce ad un ricorso in merito
all’affidamento dei servizi di sorveglianza e manutenzione di
impianti idrici; affidataria era risultata un’impresa che indicato,
quali consorziate destinate all’esecuzione del servizio, due
imprese una delle quali, al momento della presentazione della
domanda di ammissione alla gara, non era in regola con il
versamento dei contributi INAIL, cioè priva di un essenziale
requisito di partecipazione.
Soltanto dopo l’aggiudicazione, l’impresa consorziata, non in
regola con i contributi Inail, ha regolarizzato la propria
posizione contributiva e tale sanatoria, intervenuta dopo
l’aggiudicazione, è ritenuta dai giuidici intempestiva.
Con una recente pronuncia, che il TAR condivide, il Consiglio di
Stato ha affermato che "la regolarità contributiva e fiscale
prescritta per la partecipazione alla selezione per
l’aggiudicazione di un appalto di servizi è richiesta come
requisito indispensabile, non per la stipulazione del contratto,
bensì per la partecipazione alla gara, con la conseguenza che
l’impresa deve essere in regola con tali obblighi fin dalla
presentazione della domanda e conservare la correttezza del
rapporto per tutto lo svolgimento di essa, restando irrilevante un
eventuale adempimento tardivo dell’obbligazione tributaria, seppur
ricondotto retroattivamente, quanto ad efficacia, al momento della
scadenza del termine di pagamento attraverso il meccanismo
dell’accreditamento con valuta retroattiva" (così Cons. Stato, IV
Sez., 27/12/2004 n°8215).
Per altro il disciplinare di gara, nel regolare le modalità di
partecipazione alla procedura concorsuale, stabiliva, conformemente
a quanto previsto dall’art. 22 del D. Lgs. n°158/1995 e quindi
dall’art. 12 del D. Lgs. n°157/1995, che i concorrenti dovessero
dichiarare, a pena di esclusione di essere in regola con il
versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali a favore
dei lavoratori.
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