La Regione Toscana, prima in Italia, aiuterà i giovani
professionisti a formarsi, con un prestito d'onore durante il
tirocinio fino a trent'anni e con sostegni nei primi anni di
attività rivolti a chi deciderà di aprire uno studio, ancora meglio
se uno studio associato, fino a quarant'anni. Aiuti per i giovani
che volevano aprire un bar, un'impresa agricola o una bottega
artigiana già esistevano da tempo. Prestiti ed aiuti ai giovani
professionisti e alle donne professioniste sono invece una novità
assoluta: un settore in cui la Regione non era mai intervenuta, né
direttamente né attraverso i fondi europei. «Sostenere chi intende
avviare una nuova attività vuol dire favorire la mobilità sociale –
sottolinea l'assessore regionale alle professioni, Agostino Fragai
- Per il figlio di un professionista aprire una studio è molto più
semplice che per il figlio di un operaio. Ma sostenere le
professioni nel loro s viluppo vuole anche dire aiutare
l'internazionalizzazione della nostra economia: le imprese che si
affacciano sui mercati esteri hanno sempre più bisogno di tecnici e
professionisti preparati. Le professioni sono sempre più uno snodo
critico. Ed aiutarle a crescere è un passo obbligato se vogliamo
davvero modernizzare il nostro paese, oltre che una garanzia per i
cittadini utenti».
Prestiti d'onore e sostegni agli studi non sono comunque l'unica
novità della proposta di legge sulle professioni, che la giunta ha
approvato ieri e che ora passerà all'attenzione del Consiglio: una
proposta di legge 'partecipata', scritta a più mani assieme ai
tanti e diversi rappresentanti del mondo delle professioni
intellettuali - commercialisti con avvocati, geometri con
pranoterapeuti, chimici con tributaristi, medici con agronomi,
amministratori di condominio con geologi -, una proposta di legge
nata anche a Collesalvetti, in provincia di Livorno, dove a maggio
l'assessore Fragai ha riunito oltre 120 rappresentanti toscani di
ordini ed associazioni che nella regione contano rispettivamente
150 mila e 300 mila professionisti e quasi 5 milioni in tutta
Italia.
Oltre a prestiti e agevolazioni finanziarie - un milione di euro il
fondo per adesso messo a disposizione - la proposta di legge della
giunta regionale prevede infatti una commissione regionale, dove
ordini ed associazioni esprimeranno il loro parere su provvedimenti
che interessano le professioni intellettuali e dove potranno
avanzare anche proposte alla Regione, e una struttura
multidisciplinare pensata come struttura di raccordo e per la
formazione, a servizio dei professionisti ma anche degli utenti.
«Sono anni che i governi nazionali, che si sono alternati,
discutono della materia senza aver prodotto niente. La proposta di
legge che abbiamo approvato occupa uno spazio 'neutro' – spiega
l'assessore Fragai - e rispetto a proposte passate, su cui era
intervenuta la censura della Corte cost! ituziona le, non entra nei
profili di riordino del settore di competenza statale. Non per
questo la legge non è importante. Anzi, definisce misure di
intervento concrete che torneranno comunque utili anche nel caso
che una vera riforma del settore venga realizzata a livello
nazionale». Le modalità di concessione di prestiti e contributi
saranno affidati al regolamento che seguirà alla legge. «Un'ipotesi
– anticipa l'assessore – è quella, per i prestiti d'onore per i
tirocinanti, di un assegno fino a 3 mila euro, restituibili in
quattro anni senza interessi, e per i giovani professionisti già in
attività di contributi per l'avvio di studi professionali fino a
6-7 mila euro»
Come funzioneranno commissione regionale e struttura
multidisciplinare
La commissione regionale formulerà proposte ed esprimerà pareri,
alla Regione, nelle materie di interesse delle professioni. Durerà
in carica tre anni e sarà composta al massimo da trentuno membri,
oltre al presidente: 14 a rappresentare gli Ordini, 14 le
professioni non ordinistiche e 3 i sindacati e i fondi paritetici
interprofessionali. Ne farà parte anche l'assessore regionale alle
professioni. Potrà funzionare anche solo con 10 membri, si riunirà
almeno ogni due mesi e una volta all'anno assieme ai rappresentanti
del Comitato regionale dei consumatori. Per i membri non è prevista
alcuna indennità o rimborso spese.
La struttura multidisciplinare, promossa direttamente da ordini ed
associazioni e sostenuta dalla Regione nella sua fase di avvio,
opererà invece a servizio dei professionisti e degli utenti. Sarà
espressione del mondo delle professioni e servirà per la
formazione, l'informatizzazione, la creazione di reti telematiche e
le qualificazione professionale.
Per l'avvio della struttura multidisciplinare la giunta ha proposto
di stanziare 400 mila euro. Successiv! amente l a struttura opererà
come soggetto privato autonomo.
Il riconoscimento regionale della associazioni
professionali
Solo alcune professioni intellettuali sono organizzate in ordini.
Molte altre operano attraverso associazioni e fondazioni. Con la
proposta di legge della giunta, le professioni così organizzate
potranno richiedere il riconoscimento della personalità giuridica.
Per partecipare alla commissione regionale sarà però verificato che
gli statuti prevedano un codice deontologico e norme per affermarne
il rispetto, che l'associazione abbia un programma di attività
autonomo rispetto al livello nazionale, che ci sia un aggiornamento
professionale annuale e l'obbligo, adeguatamente sanzionato, di
preventiva dichiarazione agli utenti riguardo l'adozione o meno
dell'assicurazione di responsabilità professionale. Naturalmente
dovranno essere rispettate le norme sul trattamento dei dati
personali.
I contributi ai giovani professionisti: tutti i dettagli
E' la parte più innovativa della legge. Sul piatto, come già
sottolineato, c'è un fondo di rotazione da un milione di euro. Il
prestito d'onore per i giovani e le donne professioniste che
svolgono il tirocinio o il periodo di pratica potrà essere concesso
ai professionisti che non hanno più di trent'anni e servirà a
finanziare l'acquisto di strumenti informatici o la partecipazione
a corsi e iniziative di formazione.
L'aiuto ai professionisti che stanno mettendo su un proprio studio
interesserà invece i professionisti fino a quarant'anni. I
finanziamenti potranno coprire spese per l'avvio di nuovi studi:
priorità avranno quelli associati e intersettoriali. I contributi
potranno interessare anche progetti per l'acquisto di strutture
informatiche, investimenti in nuove tecnologie o sulla sicurezza
dei locali.
R Il fondo di rotazione sarà riservato per metà ai prestiti
d'onore. Le modalià di concessione saranno decise con il
regolamento di attuazione che seguirà all'approvazione in Consiglio
regionale della legge.
a cura di www.regione.sardegna.it
© Riproduzione riservata