Ricomincia il dibattito sulla riforma delle professioni ed nel
cantiere, aperto ormai da 10 anni, successivamente ad un intervento
del ministro della Giustizia
Angelino Alfano intervengono
con due comunicati stampa la
Federarchitetti ed il
Colap (Coordinamento Libere Associazioni Professionali).
Federarchitetti, in un comunicato stampa, ha precisato che ha
appreso con soddisfazione che il nuovo Governo intende affrontare
con la dovuta determinazione l’annoso problema della riforma delle
professioni ed in una lettera inviata al Ministro della Giustizia
On. Alfano, oltre ad aver confermato la propria disponibilità alla
concertazione, ha posto l’attenzione sui seguenti punti principali:
- la formazione professionale continua;
- gli Albi professionali;
- i Consigli degli Ordini;
- le differenti funzioni degli Ordini;
- un nuovo ruolo degli Ordini;
- riconoscimento del ruolo sindacale;
- le tariffe professionali.
La riforma a blocchi piace al Colap e lo dimostra il fatto che il
primo atto formale del nuovo Consiglio Direttivo e del Presidente
Giuseppe Lupoi, appena riconfermato alla guida del
Coordinamento, sia una lettera per esprimere condivisione alle
iniziative del guardasigilli. “Attraverso riforme a comparti
omogenei, che coinvolgono tutti gli ambiti del sistema
professionale italiano, associazioni comprese – si legge nella
lettera firmata dal Presidente Lupoi – si può creare un sistema
equilibrato, con pesi (ordini) e contrappesi (associazioni), e
questa è la condizione ineludibile per garantire il progresso di
ogni settore e un sistema aperto alla competitività e garante delle
qualità dei servizi offerti”.
“Il governo ha più volte dimostrato nel corso di questi primi mesi
di legislatura la sua volontà riformista e liberale, il suo
interesse per realizzare un sistema professionale più moderno e
dinamico - continua la lettera -. Per questo siamo fiduciosi nel
credere che il Ministro Alfano vorrà presto aprire un dialogo anche
con le associazioni ed garantire un riconoscimento che significa
per l’Italia, più occupazione per i giovani e più garanzia per
l’utenza”.
Ricordiamo che nell’attuale legislatura sono stati depositati alla
Camera dei deputati parecchi disegni di legge sulle professioni e
precisamente:
- il n. 230 del deputatoPaolo Russo;
- il n. 503 del deputato Siliquini;
- il n. 530 del deputato Vitali;
- il n. 1553 di Vietti;
- il n. 1590 di Vitali.
ai quali occorre aggiungere la proposta di legge di iniziativa
popolare presentata dal
CUP (Comitato Unitario delle
Professioni), che è stata depositata alla Camera nei primi giorni
dopo l’insediamento ed i due disegni di legge presentati al Senato
da
Roberto Castelli (n. 177) e da
Andrea Pastore (n.
359).
Ricordiamo anche l’apertura del Sottosegretario alle
infrastrutture, Roberto Castelli, in quale ha affermato, nel corso
della giornata finale del 53imo Congresso Nazionale degli Ingegneri
di La Spezia, che: "La tariffa minima per gli ingegneri era
sinonimo di qualità e garanzia per gli utenti. Toglierla è stato un
errore. Farò presente quanto prima la questione al ministro
Angelino Alfano." "Una tariffa base - ha poi proseguito Castelli -
non è contraria ai principi di libera concorrenza e su questo
principio credo sia d'accordo anche l'Unione Europea."
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