Un impegno urgente del Governo per evitare che si blocchino i
lavori pubblici, intervenendo sul cosiddetto caro-materiali da
costruzione e sui ritardi con i quali le amministrazioni pagano
i progettisti. È quanto richiesto dal Presidente dell'OICE,
Braccio Oddi Baglioni, che ha partecipato, con ANCE
(Paolo Buzzetti), AGI (Mario Lupo), Confindustria
(Cesare Trevisani) e ANCPL - Legacoop (Franco Buzzi)
ad una Conferenza stampa tenutasi presso la sede dell'Associazione
dei costruttori, nel corso della quale sono stati affrontati i temi
legati alla crisi del settore dovuta anche agli aumenti dei
materiali da costruzione, ai ritardi nei pagamenti e al taglio
delle risorse pubbliche.
In particolare Oddi Baglioni, portando il contributo delle
società di ingegneria, "sentinelle" dell'andamento dei contratti in
corso di esecuzione quando operano nella funzione di direzione dei
lavori, ha sottolineato che "è ormai evidente che si è a un
passo dal blocco dei lavori in corso perché le imprese non reggono
più gli aumenti registrati da alcuni materiali nel corso di
quest'ultimo anno. Il problema è serio e riguarda anche le nostre
imprese di general contracting, perché si stanno per fermare molti
lavori e i nuovi non partono; si tratta di una situazione che ci
preoccupa molto e che richiede un rapido intervento del Governo con
il quale ci stiamo confrontando, insieme agli amici dell'ANCE,
dell'AGI, di ANCPL e Confindustria, perché mette in crisi tutto il
settore e a noi interessa che, invece, vi siano le condizioni per
un funzionamento corretto di ogni fase, da quella progettuale a
quella esecutiva".
Ma Oddi Baglioni ha anche posto l'accento sul problema dei
pagamenti da parte delle stazioni appaltanti: "la situazione è
tale che le nostre società non riescono a scontare in banca le
fatture perché non sanno quando verranno pagate; finiscono per
ricevere i corrispettivi anche dopo due anni, dopo l'approvazione
dei progetti; in alcuni casi addirittura al primo SAL (stato
avanzamento lavori) pagato all'impresa e questo non è tollerabile.
Chiediamo un intervento al Governo che dia certezza: se sono 30
giorni siano 30 giorni, se no 120 ma con puntualità; non si può
continuare nell'incertezza con i progettisti che finanziano le
amministrazioni".
Fonte: OICE
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