Il consiglio direttivo della Banca centrale Europea ha comunicato
il primo ribasso dei tassi dal 2003 ed il
Consiglio direttivo
della Banca centrale europea ha adottato le seguenti decisioni
di politica monetaria:
-
il tasso minimo di offerta sulle operazioni di
rifinanziamento principali dell’Eurosistema è diminuito di 50 punti
base, al
3,75%, a decorrere dall’operazione con regolamento
l’
8 ottobre 2008;
- il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento
marginale è diminuito di 50 punti base, al 4,75%, con effetto
sempre dall’8 ottobre 2008;
- il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale è
diminuito di 50 punti base, al 2,75%, con effetto sempre dall’8
ottobre 2008.
Si tratta della prima diminuzione a partire dal mese di giugno 2003
quando il minimo era al 2,00 e fa seguito a ben nove aumenti decisi
dal mese di dicembre 2005 al mese di luglio 2008 che avevano
portato il tasso dal 2,00% al 4,25%.
Il ribasso del costo del denaro è, ovviamente,un tentativo di
rispondere all'emergenza creata dalla crisi creditizia e di ridare
fiducia ai mercati finanziari.
La decisione giunge all'improvviso, fuori da qualsiasi calendario
ed a partecipare alla mossa coordinata sono oltre alla Banca
centrale europea, anche la Federal Reserve (che ha portato i Fed
Funds all'1,5%, e il tasso di sconto all'1,75%), la Riksbank
svedese (al 4,25%), la Banca centrale canadese, la Banca
d'Inghilterra(al 4,5%) e la Banca centrale svizzera (tassi base
tagliati di 50 punti base, banda di oscillazione del Libor al
2-3%).
I tassi della Banca centrale europea dal 2001 ad oggi sono quelli
riportati nella seguente tabella:
11 Maggio 2001 |
4,50% |
31 Agosto 2001 |
4,25% |
18 Settembre 2001 |
3,75% |
9 Novembre 2001 |
3,25% |
6 Dicembre 2002 |
2,75% |
7 Marzo 2003 |
2,50% |
6 Giugno 2003 |
2,00% |
6 Dicembre 2005 |
2,25% |
8 Marzo 2006 |
2,50% |
15 Giugno 2006 |
2,75% |
9 Agosto 2006 |
3,00% |
11 Ottobre 2006 |
3,25% |
13 Dicembre 2006 |
3,50% |
14 Marzo 2007 |
3,75% |
13 Giugno 2007 |
4,00% |
9 Luglio 2008 |
4,25% |
8 Ottobre 2008 |
3,75% |
In un comunicato, la Bce ha spiegato che la scelta coordinata è
"senza precedenti". Giunge dopo che il consiglio direttivo
dell'istituto monetario aveva aperto la porta a una riduzione del
costo del denaro appena una settimana fa, in occasione di una
conferenza stampa del presidente Jean-Claude Trichet. La Bce spiega
oggi che la decisione è stata possibile perché nella zona euro i
rischi inflazionistici sono diminuiti e le aspettative di
inflazione sono stabili.
Per Adoc (Associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei
consumatori) un intervento atteso da mesi, ma limitato e tardivo.
“Finalmente la Bce ha deciso di tagliare il costo del denaro, ma è
troppo tardi e troppo poco il taglio di mezzo punto – dichiara
Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – certo chi è indebitato e chi
ha contratto un mutuo avrà un po’ più di respiro, ma la decisione
adottata dalla Banca centrale europea non è sufficiente per
bilanciare la crisi finanziaria in corso. E’ necessaria, in tal
senso, una decisa azione unitaria a livello europeo, che coinvolga
tutti i Governi”.
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