E’ stato avviato nella Regione Lazio il Progetto per la mappatura
della presenza di materiali contenenti amianto (MCA) in tutto il
territorio regionale con l’invio di 30.000 lettere ad altrettanti
soggetti pubblici o privati potenzialmente interessati.
Il progetto punta a superare un ritardo storico della Regione Lazio
lungo 16 anni. E’ del 1992 infatti la prima legge che indicava un
percorso preciso per arrivare a mappare la presenza dell’amianto
negli edifici aperti al pubblico in modo da programmare la
dismissione. Tutto questo fino ad oggi non è stato fatto. A
conferma di una sottovalutazione del problema da parte delle
precedenti amministrazioni basti considerare che le risorse
impegnate per questo progetto risalgono al 2003 con determina del
Ministero dell’Ambiente.
La lettera del Presidente Marrazzo è già stata inviata ai 30.000
destinatari del progetto in particolare enti, agenzie, istituti ed
aziende, presenti nella nostra Regione, con le istruzioni per
compilare le schede previste dal D.M. 101/2003 e dare il via così
ad un processo che dovrebbe permettere di recuperare il tempo
perduto.
Obiettivo generale è quello di individuare gli edifici ed i siti
caratterizzati dalla presenza di MCA nella nostra Regione, per
essere in grado di individuare le situazioni a maggior rischio per
gli ambienti di vita o di lavoro e potere quindi intervenire con la
bonifica delle aree dove il pericolo per la salute della
popolazione risulti potenzialmente più elevato, in relazione alla
tipologia dei MCA, alla loro accessibilità, allo stato di
conservazione e, quindi, alla loro pericolosità per la
popolazione.
Il progetto prevede varie fasi, a cominciare dal censimento con
georeferenziazione degli edifici ed impianti con MCA ancora
presenti in edifici pubblici o aperti al pubblico (ad esempio i
ministeri, le scuole, le aziende sanitarie e ospedaliere, le
banche, gli uffici postali, le stazioni, ecc.), con particolare
attenzione a quelli con amianto in matrice “friabile”, che
rappresentano le situazioni più problematiche.
La realizzazione del censimento è affidata al Centro Regionale
Amianto – Laboratorio di Igiene Industriale della AUSL di Viterbo,
in la collaborazione con i Dipartimenti di Prevenzione delle AUSL,
dell’Arpa Lazio, del Registro Mesoteliomi (istituito presso la AUSL
RM E), dell’Assessorato all’Ambiente e quello della Sanità.
I destinatari possono rispondere entro il 31/12/2008 compilando le
schede per segnalare la presenza di MCA direttamente online
all’indirizzo web www.laziosaluteesicurezza.it, dove si accede
tramite il logo della mappatura.
Si sottolinea che la problematica della presenza di amianto nel
Lazio è molto rilevante con oltre 10.000 tonnellate di MCA rimosse
ogni anno e oltre 100 aziende operanti nelle attività di bonifica
con più di 500 addetti.
Nel Lazio ogni anno vengono registrati oltre 100 decessi per
mesotelioma pleurico, in grande maggioranza correlabili con una
pregressa esposizione professionale od ambientale a fibre di
amianto.
a cura di www.regione.lazio.it
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