E’ questa la richiesta dell’OICE in riferimento alla pubblicazione
sulla Gazzetta Ufficiale del 23 ottobre del Decreto-Legge
contenente le misure per l’adeguamento dei prezzi dei materiali da
costruzione.
A parlare è il Presidente dell’Associazione che raggruppa le
società di ingegneria e di engineering and contracting, Braccio
Oddi Baglioni: “Dopo due mesi di trattative con il Ministero
delle infrastrutture dobbiamo rilevare che il provvedimento uscito
in Gazzetta, pur nel lodevole intento di risolvere i problemi che
hanno le imprese con i repentini aumenti dei prezzi dei materiali,
offre uno strumento parziale, sia perché limitato al solo anno
2008, sia perché non si applica a materie prime correlate e
funzionali all’esecuzione dei lavori. Vedremo se in sede
parlamentare ci sarà la possibilità di correggere il testo, ma ci
preme sottolineare che occorre affrontare, se non in questa sede
comunque in un provvedimento più organico, il problema dei
ritardati pagamenti ai progettisti e la più ampia riforma del
cosiddetto “prezzo chiuso” di cui all’articolo 133 del Codice dei
contratti.”
Per Oddi Baglioni c’è infatti una emergenza prezzi anche per il
settore della progettazione: “Al di là dei problemi derivanti dagli
eccessivi ribassi, abbiamo in questi due mesi segnalato al Governo
che i progettisti sono, al pari delle imprese di costruzioni, in
una situazione di gravissima difficoltà dovuta ai ritardi con i
quali vengono pagati, che arrivano anche a due anni. Non è
possibile che siano i progettisti a finanziare le amministrazioni.
Riteniamo quindi che si debba trovare urgentemente una soluzione e
per questo chiediamo al Ministero di riprendere il confronto
avviato due mesi fa per lavorare organicamente, per il futuro e non
soltanto per il 2008, sia alla riforma a regime dell’articolo 133,
sia alle problematiche dei progettisti”.
Fonte: www.oice.it
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