La commissione Lavori pubblici e politica della casa ha dato il via
libera a due graduatorie che riguardano il finanziamento di
interventi da parte di enti pubblici per l’eliminazione delle
barriere architettoniche e il recupero di immobili nei centri
storici.
“Si tratta di due provvedimenti che mettono a disposizione di
Comuni ed enti pubblici, risorse importanti – ha commentato il
presidente della commissione Giovanni Carapella (Pd) –
intanto
per la destinazione degli stanziamenti, ma anche perché, in una
fase di crisi economica come quella che stiamo vivendo,
l’intervento pubblico è un volano fondamentale per dare respiro
alle piccole e medie imprese. Tutte le opere, grazie a un
emendamento votato all’unanimità dalla commissione, dovranno
rispettare la legge sulla bioedilizia”.
“Abbiamo ricevuto molte domande, che superavano la disponibilità
economica – ha spiegato l’assessore Bruno Astorre illustrando i
provvedimenti –
per questo abbiamo fatto ricorso a un
finanziamento triennale, in maniera da aumentare le risorse a
disposizione, abbiamo messo un tetto di 700 mila euro finanziabili
per ciascun intervento, nella delibera sul recupero degli edifici
pubblici, e, infine, abbiamo deciso che poteva essere finanziato un
solo intervento per ente”.
Per quanto riguarda il recupero degli edifici nei centri storici
sono stati ammessi al finanziamento 58 interventi. Il 47 per cento
della somma totale, pari a oltre 18 milioni di euro, sarà destinata
a interventi nei piccoli comuni.
Settanta, invece, gli interventi che saranno finanziati dalla
Regione per eliminare le barriere architettoniche. In questo caso,
dei 13 milioni e 400 mila euro che compongono lo stanziamento
triennale, il 60 per cento sarà destinato ai piccoli Comuni.
Alla seduta della commissione hanno partecipato i consiglieri
Francesco Lollobrigida (An-Pdl), Anna Maria Massimi, Antonio Zanon
e Domenico di Resta (Pd), Fabio Desideri (Cp).
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