Il Consiglio dei Ministri nella seduta del 18 novembre scorso, su
proposta del Ministro per i beni e le attività culturali, Sandro
Bondi, ha approvato un disegno di legge-quadro che riconosce la
rilevanza pubblica dell’opera architettonica e la sua
valenza culturale quale strumento di contrasto al degrado urbano,
promuove la diffusione del criterio della qualità architettonica ed
urbanistica, nozione fino ad oggi sconosciuta nell’ordinamento,
richiama l’attenzione sociale e dei livelli di governo del
territorio ai fini del raggiungimento di standard di progettazione
quanto più elevati possibile.
Per consentire un inserimento più armonico dell’opera costruita
nell’ambiente circostante (il cui valore paesaggistico è stato
spesso compromesso da interventi architettonici ed urbanistici non
sufficientemente ponderati), il disegno di legge individua
principi fondamentali a cui attenersi e strumenti capaci di
incrementare la qualità architettonica: concorsi di idee che
favoriscano anche l’ingresso di giovani architetti ed iniziative di
alta formazione con il coinvolgimento degli ordini professionali,
valorizzazione dell’arte e dell’architettura contemporanee;
rilevante è, inoltre, l’introduzione del Piano per la qualità delle
costruzioni pubbliche, una previsione triennale che individua le
linee di intervento per il conseguimento degli obiettivi definiti
dal disegno di legge. Degna di nota la previsione che le
Amministrazioni pubbliche destinino una quota non inferiore al due
per cento della spesa totale prevista per la costruzione dei nuovi
edifici pubblici all’inserimento in esse di opere d’arte.
Il disegno di legge ha ricevuto il parere favorevole della
Conferenza unificata.
Sull’iniziativa ministeriale giungono già i primi plausi dal mondo
delle professioni.
Raffaele Sirica, presidente del Consiglio nazionale degli
architetti dichiara che “L'approvazione, da parte del consiglio dei
ministri, del ddl sulla qualità architettonica raccoglie l'
apprezzamento e il consenso da parte del Consiglio nazionale degli
architetti. Si tratta di un provvedimento da troppo tempo atteso e
che recepisce le osservazioni che la nostra categoria ha fatto
pervenire al governo”.
Braccio Oddi Baglioni presidente dell’Oice, esprime
“particolare soddisfazione per l'iniziativa del ministro e del
governo che potrà contribuire alla promozione e al miglioramento
della qualità della progettazione del nostro paese, anche
attraverso un maggiore impiego dei concorsi per opere di
particolare rilievo architettonico, a fianco delle tradizionali
gare di affidamento di incarichi di progettazione”.
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