LA QUALIFICAZIONE TRA LUCI ED OMBRE

01/12/2008

Si è svolto il 26 novembre scorso a Roma un Convegno promosso dall’Istituto grandi infrastrutture (IGI) dal titolo “La qualificazione tra luci ed ombre” nel corso del quale è stato fatto il punto sulla situazione della qualificazione, all’indomani dell’entrata in vigore della norma del terzo Correttivo, che ha portato a 10 anni il periodo di maturazione dei requisiti di qualificazione.
L’apertura dei lavori è stata affidata a Giuseppe Zamberletti, presidente dell’IGI, che nella sua relazione ha precisato come “Con questo Convegno, IGI celebra una sconfitta!
La sconfitta nella propria battaglia per un sistema di qualificazione capace di premiare la professionalità e di mettere a disposizione delle Amministrazioni imprese dotate di organizzazione e di esperienza.
Con l’allargamento a 10 anni del periodo di maturazione dei requisiti si è codificata la rinuncia a qualificare il settore. La sconfitta dell’IGI è tanto più bruciante, perché è subentrato il rimpianto per l’Albo Nazionale Costruttori, che, all’indomani della sua costituzione, venti anni fa, giudicavano responsabile di un mercato sopravvalutato e, per ciò, causa di alterazione della concorrenza.”

Il Presidente Zamberletti ha continuato precisando che “Le stazioni appaltanti, private come sono della possibilità di incidere sulla selezione qualitativa dei propri concorrenti, sono prigioniere di un sistema che non è riuscito ad attuare nemmeno quella misura minima introdotta dal secondo Correttivo, che consisteva nel riportare sull’attestazione i requisiti che avevano permesso il rilascio del relativo certificato.” E si è dimostrato particolarmente preoccupato del tentativo “di ingabbiare anche i servizi e le forniture in un meccanismo che, se ci pensiamo bene, è la negazione della par condicio, che dovrebbe governare la gara. Se infatti il mio concorrente è stato attestato da una SOA seria ed io da una SOA che non si ispira allo stesso rigore, le nostre reciproche posizioni sono sbilanciate.”

All’intervento di Zamberletti hanno fatto seguito le relazioni di :
  • Aldo Ancora, delle Poste Italiane, sui sistemi di qualificazione nei settori speciali;
  • Antonio Bargone, presidente Unionsoa, sui problemi applicativi del terzo Correttivo 3, nella prospettiva delle SOA;
  • Salvatore Cacace, Consigliere di Stato sulla natura giuridica delle SOA;
  • Adriana Cimino, dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, sulla revoca delle autorizzazioni e delle attestazioni ed i soggetti investiti della funzione e delle procedure;
  • Giancarlo Farinelli, della Direzione Generale per la regolazione dei lavori pubblici Ministero delle Infrastrutture, sulla qualificazione nelle infrastrutture strategiche;
  • Velia Leone, avvocato del Foro di Roma sull’articolo 52 della Direttiva.
In definitiva sembrerebbe che le modifiche introdotte dal decreto legislativo n. 152/2008 (terzo correttivo al Codice dei contratti) abbiano diluito ancora di più la validità e l’efficacia del sistema vigente (soltanto) in Italia, basato sulle SOA.

A cura di Paolo Oreto


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