L'Aniem, Associazione Nazionale delle pmi edili della Confapi,
esprime il proprio sconcerto per le misure introdotte dal Governo
con il recente decreto legge n. 185 che prevede forti limitazioni
alla detrazione fiscale del 55% per interventi di efficienza
energetica, condizionandone il ricorso a tassativi limiti di spesa
ed a procedure complesse e prive di garanzia sul loro buon
esito.
La norma prevede, infatti, il rifiuto all'istanza in caso di
esplicito assenso non fornito entro 30 giorni dall'Agenzia delle
Entrate."Un provvedimento incomprensibile - sottolinea il
Presidente dell'Aniem, Fabrizio Marchi - perché
annullerà notevoli benefici economici, occupazionali ed ambientali,
come dimostrano ampiamente gli oltre 230.000 interventi realizzati
tra il 2007 ed il 2008: è veramente paradossale che in un momento
nel quale si tende a favorire i consumi, un decreto legge varato
per fronteggiare la grave crisi economica preveda disposizioni che
ostacolano il sistema produttivo (basti pensare alle aziende
produttrici di infissi, già penalizzate dalla contrazione
dell'edilizia), disincentivano al consumo e rallentano il processo
di adeguamento del nostro Paese nella politica
ambientale."
"A rendere ancor più incomprensibile il provvedimento -
conclude Marchi - l'effetto retroattivo della norma,
contrario ad ogni garanzia di certezza del diritto, che impone a
chi intenda usufruire della detrazione per le spese già effettuate
nel 2008, l'obbligo di inoltrare la richiesta all'Agenzia delle
Entrate tra il 15 gennaio e il 27 febbraio 2009 assoggettandola al
meccanismo del silenzio-rifiuto".
Fonte: ANIEM
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