Forte preoccupazione per gli effetti che potrà avere il Decreto
185/2008, che introduce importanti limitazioni all'accesso alle
detrazioni fiscali del 55% per gli interventi mirati al risparmio e
alla riqualificazione energetica sugli edifici. Il Consiglio
Nazionale degli Ingegneri stigmatizza con forza la decisione del
Governo di ridurre i fondi messi a disposizione per i lavori da
effettuare, in ottica di risparmio energetico, nel comparto delle
costruzioni. Se con la Legge Finanziaria del 2008, infatti, i
contribuenti avrebbero potuto contare su tetti di detrazione
massima di 60 mila euro, che potevano raggiungere i 100 mila euro
in casi di interventi importanti per l'abbattimento del consumo di
energia negli edifici, ora l'articolo 29 del Decreto 185/2008
riduce drasticamente il tetto della detrazione, fissandola a 17.280
euro per ogni immobile.
Evidenti i danni che comporterà questa decisione, soprattutto per
quanto concerne la sostenibilità ambientale e riqualificazione
energetica. "Il beneficio fiscale del 55% per gli interventi
legati al risparmio energetico degli edifici - spiega Paolo
Stefanelli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri
- seguiva una linea di principio assolutamente condivisibile,
vale a dire la valorizzazione di una nuova cultura energetica nel
Paese, basata sul rispetto e la salvaguardia dell'ambiente, Ora,
registriamo questa battuta d'arresto in tale direzione da parte del
Governo, che non pare credere più alla sfida e al rispetto della
sostenibilità ambientale. Chiediamo, quindi, a gran voce un deciso
ripensamento da parte degli organi istituzionali competenti per
favorire ulteriormente i cittadini, gli operatori di settore e il
risparmio energetico". A tal proposito, il Consiglio Nazionale
degli Ingegneri si propone di organizzare, entro i primi mesi del
2009, una Conferenza Nazionale dell'Energia. "Un tavolo di
confronto - aggiunge l'ingegner Stefanelli - al
quale inviteremo le istituzioni, i rappresentanti del mondo
accademico e scientifico, gli operatori del settore, per discutere
e individuare le linee strategiche di intervento sull'importante
settore dell'energia e del contenimento energetico".
Il nuovo Decreto 185/2008 comporterà anche conseguenze negative in
ambito economico ed occupazionale, a cominciare dal colpo
fortissimo che sarà arrecato agli operatori di settore. Sono
numerosi, infatti, gli ingegneri coinvolti nella redazione di
progetti per la riqualificazione energetica che vedranno il loro
lavoro calare in maniera drastica, in un momento, tra l'altro, di
forte crisi economica e sociale. In generale, inoltre, si assisterà
ad un crollo verticale delle riqualificazioni edilizie, con
conseguenze negative sull'occupazione di migliaia di addetti, tra
professionisti, tecnici e operai, che costituiscono l'ossatura di
un settore, quello delle costruzioni e dell'impiantistica, che
rappresenta il 20% del Prodotto interno lordo del Paese.
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri
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