La Camera, dopo aver esaminato gli ordini del giorno, ha approvato
il disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione del
decreto-legge 23 ottobre 2008, n. 162, recante interventi
urgenti in materia di
adeguamento dei prezzi di materiali da
costruzione, di sostegno ai settori dell’autotrasporto,
dell’agricoltura e della pesca professionale, nonché di
finanziamento delle opere per il G8 e definizione degli adempimenti
tributari per le regioni Marche ed Umbria, colpite dagli eventi
sismici del 1997.
Il provvedimento torna ora all’esame del Senato ed è all’ordine del
giorno della seduta nella seduta di oggi giovedì 18 dicembre.
Le principali novità introdotte dalla Camera al decreto-legge n.
162 sull’adeguamento dei nprezzi dei materiali da costruzione
possono essere riassunte nelle seguenti:
- ripristino dell’incentivo ai tecnici progettisti delle
pubbliche amministrazioni con l’introduzione nell’articolo 1
del comma 10-quater in cui viene precisato che viene sostituito il
quarto periodo dell’articolo 92, comma 5 del Codice dei contratti
dal seguente: “La corresponsione dell’incentivo è disposta dal
dirigente preposto alla struttura competente, previo accertamento
positivo delle specifiche attività svolte dai predetti dipendenti;
limitatamente alle attività di progettazione, l’incentivo
corrisposto al singolo dipendente non può superare l’importo del
rispettivo trattamento economico complessivo annuo lordo; le quote
parti dell’incentivo corrispondenti a prestazioni non svolte dai
medesimi dipendenti, in quanto affidate a personale esterno
all’organico dell’amministrazione medesima, ovvero prive del
predetto accertamento, costituiscono economie” e viene
contestualmente abrogato il comma 8 dell’articolo 61 del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito nella legge 6
agosto 2008, n. 133 con il quale l’incentivo era stato ridotto allo
0,50%;
- affidamento dei lavori a trattativa privata fino a 500.000
euro con l’introduzione nell’articolo 1 del comma 10-quinquies
in cui viene precisato che viene inserito nell’articolo 122 del
Codice dei contratti il seguente comma 7-bis: “I lavori di importo
complessivo pari o superiore a 100.000 euro e inferiore a 500.000
euro possono essere affidati dalle stazioni appaltanti, a cura del
responsabile del procedimento, nel rispetto dei princìpi di non
discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e
trasparenza e secondo la procedura prevista dall’articolo 57, comma
6; l’invito è rivolto ad almeno cinque soggetti, se sussistono
aspiranti idonei in tale numero”;
- restano invece confermate le regole per l’adeguamento dei
materiali da costruzione anche per il perido antecedente al
2008 e per variazioni superiori all’8% del valore dei prezzi
rilevati, ogni sei mesi, dal Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti;
- per quanto concerne gli arbitrati resta confermato
l’articolo 1-ter in cui viene confermato il differimento dei
termini al 30 marzo 2009.
Le novità, inserite dalla Camera dei Deputati, sono, dunque, quelle
relative agli
incentivi per i tecnici delle pubblica
amministrazione ed alla
trattativa privata per lavori al
di sotto di 500.000 Euro.
Incentivi per i tecnici della pubblica amministrazione
L’introduzione, nell’articolo 1, del comma 10-quater viene in aiuto
dei tecnici delle pubbliche amministrazioni che con il
decreto-legge n. 112/2008 convertito nella legge n. 133/2008, dal
prossimo 1 gennaio 2008 sarebbero stati soggetti alla riduzione
dell’incentivo per la progettazione, direzione dei lavori e
collaudo dal 2% allo 0,50%.
Ecco, dunque, come lo stesso Governo che nel mese di giugno aveva
voluto il taglio dell’incentivo, a distanza di meno di sei mesi fa
marcia indietro pur aggiungendo un paletto per mezzo del quale
viene vietato, per i dipendenti che svolgono attività progettuale,
che l’incentivo superi il proprio compenso annuo lordo.
Trattativa privata
Con l’introduzione nell’articolo 1 del comma 10-quinquies viene
precisato che i lavori di importo complessivo pari o superiore a
100.000 euro e inferiore a 500.000 euro possono essere affidati
dalle stazioni appaltanti, a cura del responsabile del
procedimento, nel rispetto dei princìpi di non discriminazione,
parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza e secondo la
procedura prevista dall’articolo 57, comma 6 del codice dei
contratti e che l’invito deve essere rivolto ad almeno cinque
soggetti, se sussistono aspiranti idonei in tale numero;
l’affidatario deve, quindi, essere scelto dopo aver invitato almeno
cinque soggetti idonei. In definitiva, quindi, per i lavori sino a
500.000 Euro, viene consentito l’affidamento in via diretta, dopo
una gara informale.
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