Nella seduta del 18 dicembre 2008, ripresa il 22 dicembre, si è
discusso sulle possibili modifiche da apportare al decreto legge
185/08, cioè quello riguardanti "Misure urgenti per il sostegno a
famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in
funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale", che comprende
(art. 29) anche la questione legata alla detrazione fiscale del 55%
per interventi di risparmio energetico e utilizzo delle fonti
rinnovabili in edilizia.
Finora sono stati proposti alcuni emendamenti per la modifica del
decreto legge. Un testo coordinato dall'ANIT (Associazione
Nazionale Isolamento Termico ed Acustico) illustra le possibili
variazioni rispetto all'originale DL 185/2008. Dall'analisi degli
emendamenti non sembra però che all'articolo 29 siano stati
apportate rilevanti modifiche, se si eccettua l'abolizione della
retroattività per il 2008 e il leggero aumento dei limiti di spesa
consentiti annualmente.
Intanto, ad oggi non è ancora stato pubblicato il modello da
utilizzare per presentare l'istanza di accesso alla detrazione del
55% delle spese sostenute nel 2008 per la riqualificazione
energetica degli edifici. Infatti, l'art. 29, comma 7 del Dl 185
obbliga tutti coloro che hanno realizzato un intervento di
risparmio energetico nell'anno 2008 a "prenotare" la propria
detrazione fiscale che inizierà con la denuncia dei redditi del
2009 inviando un modulo compilato all'Agenzia delle Entrate,
attraverso il loro sito, nel periodo dal 15 gennaio al 27 febbraio
2009. Il modulo doveva essere pubblicato dall'Agenzia delle Entrate
entro il 29/12/08, ma ancora non se ha traccia.
Per i lavori effettuati nel 2009 e nel 2010, come detto, è previsto
un tetto di spesa per i contribuenti, raggiunto il quale non sarà
più consentito accedere a nessun beneficio. Inoltre, per questi
anni e in caso di mancata erogazione del 55%, sembra che non sarà
possibile accedere neppure alla detrazione del 36% (in 10 anni e,
nel caso, solo per i privati), visto che non viene citata
esplicitamente questa possibilità.
Le domande di prenotazione verrebbero accolte dall'Agenzia delle
Entrate esclusivamente seguendo un criterio cronologico senza alcun
riferimento alla qualità dell'intervento. Inoltre non è chiaro se
per presentare domanda all'Agenzia delle Entrate occorre aver già
iniziato (e pagato) una prima tranche di lavori oppure no.
Solo quando il decreto legge verrà convertito in legge (entro il 28
gennaio) saremo in grado di capire quali scenari e implicazioni si
apriranno.
La discussione finale del provvedimento avverrà alla Camera dei
Deputati tra l'8 e il 10 gennaio 2009, o forse anche la settimana
successiva.
Tutte le associazioni di settore ritengono necessario che gli
emendamenti finora presentati non vengano accettati, ma anzi si
augurano che siano radicalmente rivisti o, meglio, venisse
riportata la disposizione sul 55% alla sua versione originale.
Fonte: QualEnergia
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