È attesa a breve la chiusura dell'iter che da molti anni vede il
Piano Energetico della Regione andare avanti e indietro, subire
modifiche, integrazioni, stravolgimenti e correttivi. Sembra
infatti che finalmente verrà varato il nuovo Piano, passaggio
indispensabile per il rilancio industriale, occupazionale e
finanziario della Regione Siciliana.
A pochi giorni dall'emanazione del D. M. Rinnovabili che vede
importantissime novità e che pone le basi per un rilancio del
settore, la Regione sarebbe pronta a concludere un percorso che
consentirà agli operatori di lavorare in un quadro chiaro e
compiuto. L'ANEV come noto ha da tempo supportato le iniziative e
le attività della Giunta Regionale ponendo le competenze proprie e
dei propri Associati al servizio della Regione al fine di fornire
gli elementi utili alla definizione di un Piano equilibrato e nel
quale l'eolico potesse essere valorizzato per il suo effettivo
potenziale e per gli indiscussi benefici che ne deriverebbero.
A tal fine le Associazioni hanno messo a disposizione della Regione
i dati del reale potenziale eolico presentati ufficialmente al
Governo appena pochi mesi fa, nonché i dati reali relativi
all'occupazione, ai benefici ambientali ed industriali connessi al
raggiungimento di tale obiettivo. Lo Studio UIL-ANEV sul Potenziale
Eolico della Regione Siciliana dimostra che il potenziale eolico al
2020 è pari a 1.900 MW (oggi ci sono circa 650 MW installati) dato
certificato dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale TERNA
come compatibile con la rete, che garantirebbero una produzione
elettrica pari a 3,23 TWh. Inoltre l'approfondimento dei dati
eolici con la UIL ha potuto calcolare che il beneficio
occupazionale derivante dallo sviluppo dell'eolico sarebbe pari a
7.537 occupati di cui ben 2.228 diretti, con un importantissimo
beneficio locale del lavoro e della formazione connessa.
Di questi nuovi occupati è inoltre significativo elencare anche il
dato dettagliato che vede 938 unità addette alle attività di studio
di fattibilità e anemometria, 1.378 nella costruzione di macchine e
altri componenti industriali in cui la Regione Siciliana è molto
ben posizionata grazie a numerose aziende locali, 2.228 addetti
allo sviluppo e alla costruzione di impianti, 586 per le
installazioni, 704 per la manutenzione e 1.703 per la gestione.
Anche per quanto attiene ai benefici industriali l'Università
Telematica Guglielmo Marconi ha calcolato che lo sviluppo derivante
dal raggiungimento degli obiettivi indicati sarebbe industrialmente
sostenibile al 2020.
Altro importante aspetto è quello del territorio effettivamente
occupato dalle installazioni nel caso di realizzazione completa del
potenziale regionale, tale dato sarebbe pari allo 0,00092%,
peraltro con la massime cautele paesaggistiche. Infatti l'ANEV ha
in essere un Protocollo d'Intesa con le Associazioni Ambientaliste,
seguito nelle linee guida per la realizzazione di tale Studio sul
Potenziale, che vincola al rispetto assoluto delle aree a maggior
pregio del territorio regionale, escludendo ogni territorio che
abbia dei vincoli dalla realizzazione di impianti.
Infine gli aspetti ambientali che devono essere ricordati ci
evidenziano come tale produzione pulita di energia risparmierebbe
oltre 3 milioni di tonnellate di CO2, 5.287 tonnellate di SO2,
7.176 tonnellate di NOx e 869 tonnellate di polveri che
contribuirebbero molto al raggiungimento degli obiettivi Regionali
al 2020 determinati dalla Direttiva Comunitaria in materia
(20/20/20). Si deve a tal riguardo segnalare infatti che i nuovi
obiettivi nazionali in tema di produzione elettrica da Fonti
Rinnovabili saranno ripartiti tra le Regioni e diverranno
vincolanti per le stesse, pertanto raggiungere l'obiettivo
significa, oltre alla crescita economica della Regione,
all'incremento occupazionale, alla crescita industriale e ai
benefici ambientali, anche risparmiare risorse economiche per la
Regione, anticipando di fatto i principi del federalismo fiscale.
Ultima questione riguarda l'eolico e il rapporto con le popolazioni
locali ed evidenzia come ha confermato un recente sondaggio di
Greenpeace, che la stragrande maggioranza delle popolazioni accetta
l'eolico vicino casa, cosa certificata dalla storia nazionale dove
le popolazioni dei Comuni che ospitano gli impianti verificate le
inesistenze delle problematiche dai detrattori paventate, invece
apprezzano la concretezza della produzione silenziosa e pulita di
miliardi di kWh, nonché i benefici economici che i Comuni
utilizzano per la riduzione o l'abbattimento delle imposte
Comunali, per la realizzazione di opere assistenziali o ricreative
e che quindi restano sul territorio che ospita temporaneamente,
queste installazioni produttive.
Tutti questi dati e le considerazioni di approfondimento saranno
comunque dibattute il prossimo 16 gennaio in Sicilia in un convegno
organizzato da UIL e ANEV e le altre Associazioni dedicato al
dibattito di tali questioni.
In conclusione le Associazioni firmatarie auspicano che si possa
finalmente plaudere ad un Piano Energetico Regionale approvato e
che tenga in giusto conte le fonti rinnovabili presenti nel
territorio regionale che possono dare tanto in termini economici,
occupazionali, ambientali ed industriali.
Fonte: ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento)
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