Il Governo ha posto ieri la fiducia sull'approvazione, senza
emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico, nel testo
delle Commissioni, del disegno di legge di conversione del
decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, recante
Misure urgenti
per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per
ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico
nazionale.
L'annuncio della fiducia è stato dato in aula alla Camera dal
ministro per i Rapporti con il Parlamento,
Elio Vito, il
quale ha sottolineato che la fiducia è stata apposta sul testo
approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze
per onore al
Parlamento, al Governo e all'importanza del
provvedimento.
Il voto è di fiducia è previsto per oggi alle 15,15 e,
successivamente, dovendo necessariamente convertire il
provvedimento in legge entro il prossimo 28 gennaio, il decreto
anticrisi dovrà superare un esame lampo da parte del Senato.
Sul fronte detrazioni fiscali del 55% viene confermato quanto
stabilito dalle Commissioni Bilancio e Finanze, ritornando di fatto
a quanto previsto prima del dl anticrisi ed in particolare:
- Il comma 6 dell'art. 29 viene modificato eliminando la
retroattività e l'istanza all'Agenzia delle Entrate: per le
spese sostenute nei periodi d'imposta successivi a quello in corso
al 31 dicembre 2008, i contribuenti interessati alle detrazioni
di cui agli articoli 1, commi da 344 a 347, della legge 27 dicembre
2006, n. 296, dovranno semplicemente inviare una comunicazione
all'Agenzia delle Entrate nei termini e secondo le modalità
previsti con provvedimento del Direttore dell'Agenzia, da emanare
entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto. Le spese sostenute dall'1
gennaio 2009 potranno, inoltre, essere detratte in cinque anni,
mentre per quelle del 2008 resta la scelta da tre a dieci
anni.
- Il comma 7 viene modificato eliminando il silenzio-rifiuto
dell'Agenzia ritornando di fatto all'automaticità della detrazione
senza limiti di spesa. L'Agenzia dovrà, comunque, effettuare,
nell'anno 2009, verifiche mirate volte ad accertare l'esistenza di
risorse formalmente impegnate ma non utilizzate o non
utilizzabili.
- Infine vengono eliminati i commi da 8 a 11.
A questo punto la domanda nasce spontanea: a cosa pensavano i
tecnici che hanno formulato la prima stesura dell'articolo
29?
Per rivivere la vicenda collegati al
Focus Detrazioni 55%
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