Il Consiglio direttivo della
Banca centrale Europea ha
comunicato il quarto ribasso dei tassi a distanza di circa un mese
del precedente del 10 dicembre adottando le seguenti decisioni di
politica monetaria:
-
il tasso minimo di offerta sulle operazioni di
rifinanziamento principali dell’Eurosistema è diminuito di 50 punti
base, al
2,00%, a decorrere dall’operazione con regolamento
il
21 gennaio 2009;
- il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento
marginale è rimasto, invece, immutato, al 3,00%;
- il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale è
diminuito di 100 punti base, al 1,00%, con effetto sempre dal 21
gennaio 2009.
Con le quattro diminuzioni dell’8 ottobre, del 12 novembre e del 10
dicembre 2008 e del 21 gennaio 2009 i tassi sono scesi al 2,00 %
riportandosi al minimo storico e, quindi, al livello del mese di
giugno 2003; le quattro diminuzioni hanno fatto seguito a ben nove
aumenti decisi dal mese di dicembre 2005 al mese di luglio 2008 che
avevano portato il tasso dal 2,00% (giugno 2003) al 4,25% (luglio
2008).
La mossa è stata decisa all’unanimità dai componenti del consiglio
direttivo della Banca centrale europea e tiene conto del calo dei
rischi sull’inflazione e di un indebolimento dell’economia derl
Vecchio continente, destinato a durare e, probabilmente a
raffreddarsi nei prossimi mesi.
Il presidente dell’Eurotower
Jean Claude Trichet ha avvertito
che l’istituto di Francoforte non assumerà altre iniziative fino al
prossimo vertice di marzo non escludendo, però, un nuovo taglio dei
tassi europei, chiarendo di “non aver mai detto che il 2% è il
nostro limite”.
Jean Claude Trichet a chi gli ha chiesto cosa pensi della Fed che
ha abbassato i tassi Usa tra lo 0 e lo 0,25% ha, risposto: “Loro
hanno le loro responsabilità e prendono le loro decisioni ed ho già
detto che, anche se siamo preoccupati, saremo molto attenti ad
evitare di metterci in una situazione che non consideriamo
appropriata per noi, in altre parole a cadere nella trappola della
liquidità”.
I tassi della Banca centrale europea dal 2001 ad oggi sono quelli
riportati nella seguente tabella:
11 Maggio 2001 |
4,50% |
31 Agosto 2001 |
4,25% |
18 Settembre 2001 |
3,75% |
9 Novembre 2001 |
3,25% |
6 Dicembre 2002 |
2,75% |
7 Marzo 2003 |
2,50% |
6 Giugno 2003 |
2,00% |
6 Dicembre 2005 |
2,25% |
8 Marzo 2006 |
2,50% |
15 Giugno 2006 |
2,75% |
9 Agosto 2006 |
3,00% |
11 Ottobre 2006 |
3,25% |
13 Dicembre 2006 |
3,50% |
14 Marzo 2007 |
3,75% |
13 Giugno 2007 |
4,00% |
9 Luglio 2008 |
4,25% |
8 Ottobre 2008 |
3,75% |
12 Novembre 2008 |
3,25% |
10 dicembre 2008 |
2,50% |
21 gennaio 2009 |
2,00% |
Trichet ha rivolto un nuovo richiamo ai governi dei paesi euro. “La
fiducia nella sostenibilità dei conti pubblici nel lungo periodo è
di importanza cruciale” ripetendo che il patto di stabilità
consente spazi di manovra. Sui tassi, Trichet ha affermato che la
decisione di abbassarli è in linea con le aspettative di inflazione
in calo che a metà dell'anno in corso sarà a livelli molto bassi.
“Nel medio termine le aspettative sono allineate agli obiettivi di
stabilità dei prezzi” ha detto aggiungendo però che nella seconda
parte del 2009 l'inflazione potrebbe tornare a crescere.
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