L'Aniem ha elaborato un documento di analisi e proposte per
fronteggiare la grave crisi economica che sta avendo forti
ripercussioni anche nel settore delle costruzioni.
Il documento, diffuso sulla stampa nazionale e trasmesso alle
Istituzionali ed alle Organizzazioni datoriali e sindacali operanti
nel settore, sollecita l'immediata istituzione di una Consulta,
rappresentativa del mondo del lavoro e del sistema imprenditoriale,
per individuare soluzioni urgenti, efficaci e condivise da
sottoporre al Governo.
Vengono peraltro già individuati alcuni punti ritenuti prioritari:
l'immediata attivazione del "piano casa", il varo di un "piano
delle opere locali", la previsione di sistemi premiali in sede di
qualificazione per le imprese che occupino un significativo
organico operaio, certezze sui tempi di pagamento e
sull'esigibilità dei crediti vantati dalle imprese, misure fiscali
anticongiunturali. Di seguito si riporta il testo integrale del
documento.
“Dopo un ciclo espansivo di crescita maturato negli ultimi anni, il
settore delle costruzioni è colpito dalla crisi economica in
atto.
Il 2008 ha fatto registrare un arresto dello sviluppo economico ed
occupazionale e nel 2009 si prevede un calo della produzione di
circa il 7% ed un calo occupazionale che, considerato anche
l'indotto, si avvicina alle 280.000 unità.
Nel triennio 2008-2010 si stima una diminuzione degli investimenti
del 5,4%.La forte contrazione coinvolge tutte i settori produttivi
del comparto, dall'edilizia residenziale a quella industriale,
dalle opere pubbliche all'edilizia privata.
I preannunciati effetti della crisi si dilatano nella società
civile, non solo per le conseguenze sull'occupazione, ma anche per
le mancate risposte all'emergenza abitativa: circa il 60% delle
famiglie italiane è in affitto ed il nostro patrimonio di edilizia
residenziale è agli ultimi posti in Europa. La domanda di edilizia
sociale è sempre più drammatica, anche per la necessità di dare
risposte tempestive ed efficaci alle istanze dei lavoratori
immigrati.La portata della crisi economia colpisce in misura
particolare le pmi.
Nei mesi scorsi, da un'indagine promossa dall'Aniem presso le
proprie imprese, è emersa la grave difficoltà delle imprese per
l'accesso al credito: il 42% delle imprese intervistate ha
denunciato un irrigidimento del sistema creditizio che ha messo a
rischio programmi costruttivi già avviati. La situazione si è
andata ulteriormente esasperando ed oggi circa il 70% delle stesse
aziende ritiene che la situazione creditizia costituisca un
sostanziale depotenziamento di iniziative già programmate sia
nell'edilizia privata che in quella pubblica ed, in molti casi,
denunciano il rinvio o addirittura l'annullamento di interventi già
previsti.
A rendere ancora più pesante ed insostenibile lo scenario c'è il
diffuso ritardo dei pagamenti da parte delle Amministrazioni: una
impresa su due dichiara ritardi superiori ai 6 mesi. In questo
contesto l'Aniem Confapi chiede a tutti i soggetti pubblici e
privati responsabilmente coinvolti, Istituzioni, Organizzazioni
Sindacali ed Associazioni Imprenditoriali, di acquisire
consapevolezza della drammatica crisi in atto, di assumere
iniziative congiunturali e strutturali, consapevoli del ruolo
trainante ed anticiclico del settore sull'economia e
sull'occupazione. L'Aniem ha individuato le seguenti iniziative che
ritiene assolutamente prioritarie, a supporto delle misure
recentemente varate dal Governo.”
LE PROPOSTE
- 1. Istituzione immediata della Consulta Nazionale delle
Costruzioni, nella quale siano rappresentate tutte le tipologie del
sistema produttivo (artigiani, pmi, grande impresa) e del mondo del
lavoro (organizzazioni sindacali): una sede in grado di
rappresentare l'intero comparto delle costruzioni e di definire
soluzioni di sintesi da sottoporre al Governo per fronteggiare la
delicata situazione di crisi economica.
- 2. Varo di un "Piano opere locali", con destinazione di
finanziamenti agli enti territoriali, finalizzato a modernizzare il
patrimonio immobiliare, mettere in sicurezza le scuole,
riqualificare le aree degradate, valorizzare il patrimonio
storico-culturale e le risorse turistiche, migliorare il sistema di
trasporti locali.
- 3. Rendere effettivamente esigibili i crediti delle imprese
consentendo di cedere il loro credito certificato a banche o
intermediari finanziari.
- 4. Centri di monitoraggio territoriali sugli appalti pubblici,
costituiti da rappresentanti delle Organizzazioni Imprenditoriali e
delle stazioni appaltanti, per verificare tempi che intercorrono
tra aggiudicazione ed avvio dei lavori e tempi di pagamento alle
imprese.
- 5. Sistemi premiali in fasi di qualificazione Soa ed in sede di
aggiudicazione per le imprese che hanno un significativo organico
operaio.
- 6. Avvio immediato del "Piano Casa" attraverso l'approvazione
del decreto attuativo che riconosca alle Regioni le competenze
costituzionali loro garantite ed al Governo nazionale poteri di
verifica e di controllo sulla destinazione delle risorse e sulla
verifica di realizzazione degli interventi.
- 7. Approvare un piano fiscale anticongiunturale per l'edilizia
che preveda agevolazioni per gli acquirenti di immobili,
detassazione dei redditi da locazione, incremento delle misure
sulla riqualificazione energetica.
Fonte:
www.aniem.it
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