Domani 29 aprile entra in vigore il Decreto Legislativo 3 aprile
2006, n. 152 recante "Norme in materia ambientale" e per le imprese
che trasportano i propri rifiuti non pericolosi e pericolosi sino a
30 l/kg/giorno occorrerà apposita iscrizione all’Albo gestori dei
rifiuti, in adempimento dell’obbligo introdotto dall’articolo 212,
comma 8, del citato DLGS 152/2006.
Come già ribadito in precedenza, il decreto legislativo n. 152/2006
prevede che per l’iscrizione sia necessaria la comunicazione alla
Sezione regionale dell’Albo gestori rifiuti ed il versamento di
50,00 omnicomprensivo di tutti i diritti.
Il Comitato Nazionale dell’Albo gestori dei rifiuti ha ancora
provveduto, con delibera Prot. N. 01/CN/ALBO, a redigere lo schema
di comunicazione che dovrà essere utilizzato dalle imprese per la
comunicazione.
Alla delibera sono allegati i seguenti modelli:
- domanda di iscrizione (Allegato A) da presentare alla sezione
regionale/provinciale dell’Albo territorialmente competente,
unitamente all’attestato di versamento della quota annuale di
iscrizione pari a Euro 50 e, nel caso in cui vi siano più legali
rappresentanti dell’impresa, all’Intercalare P;
- ricevuta che verrà rilasciata dalla all’atto della
presentazione della domanda (Allegato B).
La domanda può essere presentata anche con il servizio postale,
visto anche che nell’Allegato A è richiesta una fotocopia non
autenticata di un documento di riconoscimento in corso di validità
del sottoscrittore qualora la domanda non venga sottoscritta in
presenza del dipendente dell’Albo atto a riceverla.
In definitiva è consigliabile tenere a bordo del veicolo con cui
sono trasportati i rifiuti:
- l’attestazione di presentazione della domanda, se questa è
stata presentata direttamente alla sezione regionale/provinciale
dell’Albo;
- la copia della domanda e copia della ricevuta di raccomandata
con avviso di ricevimento, se la domanda è stata spedita per
posta.
Si sottolinea che il trasporto di propri rifiuti senza avere
effettuato la comunicazione costituisce attività di gestione di
rifiuti non autorizzata sanzionabile ai sensi dell’art. 256 del
decreto legislativo n. 152/2006 con l’ammenda o l’arresto.
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