L'ANEV in merito alle notizie di stampa relative ad un'operazione
della magistratura su amministratori e imprenditori operanti in
Sicilia e inerenti lo sviluppo di una iniziativa nel settore
eolico, ritiene necessario specificare alcuni aspetti e ribadire
alcuni concetti che dovrebbero sempre essere osservati nelle
attività di divulgazione da parte degli organi di stampa.
Innanzitutto il settore eolico è in Italia come nel resto del mondo
espressione di attività imprenditoriale libera e sottoposta al
rispetto delle regole di legge. Vista l'eticità delle attività
svolte che si concretizzano con realizzazione di energia pulita,
dal 2002 gli operatori del settore hanno deciso di costituirsi
nell'ANEV per dotarsi di ulteriori e virtuose procedure di
realizzazione degli impianti eolici, introducendo criteri di
mitigazione degli impatti e regole di buona costruzione.
L'Associazione inoltre si è dotata di un rigido codice etico che
impone comportamenti di estrema correttezza nello svolgimento delle
attività connesse alla realizzazione di impianti da fonte
rinnovabile eolica.
Il settore eolico in questi anni in Italia è cresciuto in maniera
costante, seppur meno di quanto avvenuto in altri Paesi Europei
paragonabili al nostro, sempre nel rispetto virtuoso da parte degli
operatori seri delle norme e delle prescrizioni di legge.
Le notizie riportate dagli organi di stampa destano certamente
preoccupazione per un supposto coinvolgimento di ex funzionari
pubblici e un imprenditore che avrebbero agito in spregio della
legge per agevolare attività di società su cui la malavita
organizzata aveva puntato gli occhi, a nulla rilevando che tali
aziende non sono aderenti all'ANEV. Tuttavia sembra necessario
separare in maniera netta un eventuale coinvolgimento di soggetti
imprenditoriali in attività illecite con l'intero settore eolico
che è composto, è bene ricordarlo, da decine di aziende sane, di
amministratori che hanno fatto delle attività di produzione da
fonte rinnovabile una missione e da oltre 18.000 persone che oggi
direttamente lavorano nel settore eolico come emerge dallo studio
congiunto con UIL-ANEV recentemente presentato.
L'ANEV pertanto auspica un rapido corso della giustizia che deve
accertare con ogni mezzo le tesi che hanno portato a questa azione,
e che se vi sono da parte dei soggetti interessati delle
responsabilità vengano punite, contestualmente segnala come questo
sia un settore nel suo complesso virtuoso, che offre opportunità di
sviluppo al Paese ed a territori spesso depressi, oltre a fornire
energia elettrica rinnovabile come ci impongono i trattati
internazionali e posti di lavoro in un periodo difficile.
In conclusione l'ANEV ritiene che dai fatti riportati e che
dovranno essere accertati con ogni strumento a disposizione possa
emergere rafforzata la convinzione più volte espresse nel passato
che il sistema necessita con urgenza dell'emanazione dei
provvedimenti necessari a uniformare le procedure autorizzative con
l'introduzione di quelle garanzie per i soggetti titolari di
iniziative che possano eliminare quanto più possibile il rischio di
procedure poco trasparenti da parte delle Amministrazioni e degli
intermediari che possono trarre vantaggio dalla farraginosità delle
procedure attualmente in essere nelle varie Regioni.
Fonte: ANEV
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