L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Gennaio 2009;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Gennaio
2009 sul valore di 134,2 con una piccola variazione
negativa rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata dello -0,2 % e quella annua
del +1,5%. Ai fini della determinazione del trattamento
di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Gennaio
2009 ed il 14 Febbraio 2009, occorre rivalutare la quota
accantonata al 31 Dicembre 2008 dello 0,125000%. Per quanto
concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è
attestato all'1,125% e l'indice biennale al
3,300%.
In riferimento all'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per
operai ed impiegati i compensi per le prestazioni
urbanistiche degli ingegneri e degli architetti devono essere
adeguati del 1577,5%.
L’Istat spiega che, nel mese di gennaio 2009, per quanto
concerne l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività,
gli aumenti congiunturali più significativi si sono
verificati nei capitoli Servizi sanitari e spese per la salute e
Altri beni e servizi(+0,2% per entrambi), Prodotti alimentari e
bevande analcoliche, Abbigliamento e calzature, Mobili, articoli e
servizi per la casa (+0,1% per tutti e tre).
Variazioni nulle si sono verificate nel capitolo Bevande
alcoliche e tabacchi e istruzione.
Variazioni negative si sono registrate nel capitolo
Trasporti (-0,9%), Comunicazioni (-0,7%), Abitazione, acqua,
elettricità e combustibili (-0,4%), Ricreazione, spettacoli e
cultura e Servizi ricettivi e di ristorazione (-0,2% per
entrambi)
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati
nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+4,1%),
Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+3,8%) e Bevande
alcoliche e tabacchi (+3,3%).
Variazioni tendenziali negative si sono registrate nei
capitoli Comunicazioni (-3,3%) e Trasporti (-1,6%).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti
tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle
città di L’Aquila (+ 2,2 %), Napoli (+ 2,1 %) e Genova (+ 1,9 %);
quelli più moderati hanno riguardato le città di Aosta (+ 0,6 %),
Venezia, Bari (+ 1,1 % per entrambe) e Bologna (+ 1,2 %).
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