La commissione Ambiente, presieduta da Claudio Bucci (Idv), ha
espresso parere favorevole a maggioranza sulla proposta di legge
adottata dalla Giunta che modifica la normativa in materia di aree
naturali protette regionali. In particolare, il provvedimento
prevede che “il piano dell’area naturale protetta ha valore di
piano urbanistico e sostituisce i piani territoriali o urbanistici
di qualsiasi livello”. Come ha spiegato l’assessore all’Ambiente
Filiberto Zaratti, la modifica è necessaria per adeguare la
normativa regionale alle nuove disposizioni contenute nel “Codice
dei beni culturali e del paesaggio” (“Codice Urbani”), che
stabilisce la prevalenza dei piani paesaggistici sulle disposizioni
contenute negli atti di pianificazione ad incidenza territoriale
previsti dalle normative di settore, compresi quelli degli enti di
gestione delle aree naturali protette.
Il consigliere Fabio Desideri (Fcp) si astenuto dalla votazione
sostenendo che si tratta di una materia da assoggettare ad una
valutazione congiunta con la commissione Urbanistica.
“L’adeguamento votato oggi è un atto dovuto – ha commentato il
presidente Bucci – ma occorre una maggiore sinergia. Avvieremo,
quindi, un’azione di attento monitoraggio congiuntamente alla
commissione Urbanistica”.
La seduta di questa mattina si era aperta con l’audizione dei
rappresentanti dell’Ente Parco Castelli Romani richiesta dal
consigliere Massimiliano Maselli (FI-Pdl). Il Direttore Roberto
Sinibaldi ha precisato che nel Parco esistono complessivamente 18
aree di sosta e che nel corso del 2008 sono state effettuate 200
visite guidate, mentre per il periodo primavera/estate 2009 ne sono
già state programmate quasi 240. Sinibaldi ha poi ricordato la
pubblicazione di un opuscolo con tutti gli itinerari percorribili a
cavallo, la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione
sulla raccolta differenziata che ha coinvolto anche le scuole,
l’attività di bonifica delle discariche e l’acquisto di dieci
ettari di terreno a Monteceraso, che “permetterà di bilanciare le
emissioni di anidride carbonica che si producono, anche in
considerazione del numero delle persone che compiono visite,
risiedono o lavorano nell’area”.
Sullo stato di redazione del Piano di assetto il presidente
dell’Ente Gianluigi Perduto ha ricordato che “il Parco comprende un
territorio di 15 mila ettari, interessa 15 Comuni e 350 mila
abitanti”. Ha poi precisato che nella predisposizione del piano
“occorre contemperare le esigenze di tutela e protezione del
territorio con le necessità di chi ci vive e ci lavora.” Ha
aggiunto che il piano è affiancato da un programma di sviluppo
socio economico già in fase avanzata e che “per dare concretezza
alle politiche di sviluppo compatibile il Parco è impegnato,
insieme alla XI Comunità montana e alla Provincia di Roma, nella
costituzione del distretto delle eccellenze, che promuove le
attività agroalimentari dei castelli. In particolare è in direttiva
d’arrivo la filiera vitivinicola che valorizzerà il vino dei
castelli esaltandone le caratteristiche qualitative e gli aspetti
biologici”.
“Esprimo soddisfazione relativamente all’andamento della gestione
del Parco dei Castelli Romani – ha dichiarato il presidente Bucci –
da quanto emerge dai dati sull’affluenza e dalle iniziative messe
in campo, mi sembra che si sta svolgendo un buon lavoro”.
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